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HomeCronaca Firenze, pensa al suicidio ma poi spara all’impazzata e uccide uomo senegalese

Firenze, pensa al suicidio
ma poi spara all'impazzata
e uccide uomo senegalese

Il pensionato soffriva per i suoi debiti

Portavoce senegalese: "Gesto razzista"

di Giulia Turco06 Marzo 2018
06 Marzo 2018

Senegalese demonstrate after a Senegalese man was shot dead near the Vespucci bridge, Florence, Italy, 05 March 2018. The man was shot in an incident where a man has been arrested in connection. A medical team managed to revive the victim, but he died 40 minutes later. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

Non si spengono le proteste della comunità senegalese per quanto accaduto ieri nel centro storico di Firenze, dove ha perso la vita un connazionale 54enne. Per oggi, è previsto infatti un nuovo presidio nel capoluogo fiorentino.

Già nella giornata di ieri non sono mancate le manifestazioni di dissenso. Le rassicurazioni da parte delle forze dell’ordine non sono infatti bastate a placare gli animi della comunità, scesa in strada in segno di protesta. Non sono mancati nemmeno gesti di vandalismo: fioriere rotte, cassonetti dell’immondizia rovesciati, recinzioni buttare a terra e traffico bloccato proprio sul ponte Vespucci, luogo dell’omicidio, dove ieri ha preso il via una manifestazione improvvisata.

Voleva porre fine alla sua vita perché erano troppi quei problemi economici che lo assillavano. Alla fine però, pistola alla mano, Roberto Pirrone, tipografo in pensione di 54 anni, non ha trovato il coraggio di premere il grilletto contro se stesso e così ha sparato all’impazzata e ha finito per uccidere un uomo.

È quanto emerge sinora dalle prime ricostruzioni in seguito all’accaduto, che è costato la vita a  Idy Diene, 54 anni, senegalese. L’omicidio, per mano del pensionato, è avvenuto poco prima di mezzogiorno, sul ponte Vespucci di Firenze, a pochi passi dal centro storico.

Ogni giorno Idy Diene scendeva da un treno che lo portava dalla provincia di Pisa a Firenze. Qui, girava per le strade del centro, facendo il venditore ambulante abusivo. “Non crediamo al gesto di un pazzo, – ha fatto sapere Pape Diaw, storico portavoce della comunità fiorentina del Senagal – e non ci piace che questa cosa sia avvenuta proprio in questo momento politico di passaggio per l’Italia”. Che per lui si sia trattato di un gesto di natura razzista, il portavoce senegalese lo ha ribadito anche con un post su Facebook: “Ha sparato a un nero. Quanti italiani ha incrociato prima? Perché non ha sparato a loro? Niente mi convince di questa storia”, ha scritto ricordando l’episodio di un altro senegalese ucciso anni fa, sempre a Firenze.

Ad ogni modo, al momento, nell’abitazione del pensionato, non è stato trovato alcun indizio che possa far pensare ad un movente razzista, o comunque di natura politica, per il suo gesto omicida. L’uomo, era però un appassionato di armi e dalla sua casa sono state sequestrati due fucili e due pistole, tutte armi detenute regolarmente.

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