Frantumata in piazza Signoria a Firenze. Una delle statue di Urs Fischer sarebbe dovuta bruciare ancora almeno fino alla fine del mese, ma è cascata per cause non accertate. La statua di cera collocata sull’Arengario di Palazzo Vecchio rappresentava il patron della Biennale e organizzatore dell’installazione, Fabrizio Moretti.
La statua è crollata di colpo al suolo tra la sorpresa dei visitatori. L’incidente non ha causato feriti. Secondo il piano dell’esposizione le due statue di cera, accese dall’interno, avrebbero dovuto sciogliersi lentamente per tutta la durata della mostra, che termina a gennaio.
La statua si è frantumata intorno alle 19.15, in piazza c’erano molti turisti. Non ci sono stati danni a persone o cose. Sul posto vigili urbani e carabinieri. Il vento o la spinta di qualcuno, un problema di bilanciamento dell’opera o il cedimento del basamento in pietra le ipotesi ritenute più plausibili da Moretti: «Doveva liquefarsi, non distruggersi. Ci sarà stato un calcolo sbagliato. E’ però anche vero che c’è stata molta cattiveria sull’operazione Fischer, per fortuna alla fine questa cattiveria si è abbattuta sulla mia statua e non sulla mia persona».