“Lessico Femminile. Le donne tra impegno e talento 1861 – 1926”, è questo il titolo della mostra sui 70 anni di emancipazione femminile. Per celebrare la Festa della donna la rassegna sarà aperta al pubblico da oggi fino al 26 maggio nella galleria di arte moderna a Palazzo Pitti a Firenze. Un racconto dell’universo femminile tra Ottocento e Novecento attraverso opere d’arte, fotografie e oggetti di vario genere che mostrano le diverse forme di operosità dalle contadine alle donne borghesi.
Le contadine oltre a occuparsi delle pratiche agricole collegate al ciclo delle stagioni dovevano anche pensare agli animali della fattoria. Nei momenti di sosta poi rammendavano, lavoravano a maglia o intrecciavano la paglia. Le donne borghesi invece potevano studiare e perseguire una carriera scolastica, diventare artiste e perfino scrittrici.
L’arco temporale è racchiuso tra due eventi simbolici: l’iscrizione di alcune lavoratrici alla fratellanza artigiana nel 1861 e il premio Nobel a Grazia Deledda nel 1926 per il romanzo Canne al Vento. Le due date segnano infatti la storia di un riscatto dell’immagine femminile e del ruolo pubblico delle donne nel periodo post-unitario.
La mostra realizzata in collaborazione con Advancing Women Artists si sviluppa attorno a un nucleo centrale di opere di grandi dimensioni. Le protagoniste femminili sembrano così stare sul palcoscenico di un teatro.
“Firenze è stata una calamita per le artiste straniere che cercavano di ritagliarsi ‘una stanza tutta loro’ nei salotti e negli atelier” spiega la direttrice della Fondazione Linda Falcone. “Le artiste internazionali sono ben rappresentate in questa mostra, visto che le donne straniere godevano di un certo livello di libertà in Italia, cosa che non avveniva nei loro paesi di origine”.
