La grande sfida della serie A è nel segno degli slavi: due sloveni e un croato, per la precisione, sono i principali interpreti (in negativo e in positivo) del big match tra Inter e Fiorentina (1-4) dove i nerazzurri hanno interrotto la loro serie contro una squadra viola in grande spolvero che conquista la vetta del campionato come non accadeva dai tempi di Batistuta (1999).
Primo imputato per la sconfitta della squadra di Mancini è sicuramente Samir Handanovic. Tra i trascinatori della Fiorentina, invece, Nikola Kalinic e Josip Ilicic. Tutti e tre sono coinvolti nelle prime due reti per la squadra di Paulo Sousa: è appena il quarto minuto di gioco quando un comodo retropassaggio di Medel viene clamorosamente ciccato dallo sloveno Handanovic. Il croato Kalinic si avventa sul pallone, fallo del portiere e calcio di rigore. Un altro sloveno, Ilicic, trasforma.
Storia simile per il raddoppio. Non è proprio serata per Handanovic, che respinge male su Ilicic da fuori, e stavolta è Kalinic ad insaccare su ribattuta: il croato segnerà altre due reti, firmando la sua tripletta personale. Il gol della bandiera nerazzurro è di Icardi. Sullo sfondo, l’interprete assente: il serbo Stephan Jovetic che, per un infortunio nel riscaldamento, non ha potuto prendere parte alla gara.
Un altro slavo è protagonista negativo dei destini del Milan. Per Sinisa Mihajlovic è già tempo di processi: dopo appena sei giornate il tecnico serbo ha già sei punti in meno di Inzaghi. Mancanza di gioco e scarso rendimento offensivo le principali accuse mosse verso il tecnico.
La Roma invece, dopo le polemiche della scorsa giornata, schianta il Carpi per 5 a 1 e si avvicina al terzo posto. Diavolo e acqua santa le squadre di Torino che continuano ad avere destini opposti. I granata volano al terzo posto battendo il Palermo con una rete spettacolare di Benassi, i bianconeri continuano nella loro crisi, sconfitti per 2 a 1 da un Napoli trascinato da Insigne ed Higuain.
Allegri liquida la questione con nochalance: “Certe annate vanno così…” ma poi aggiunge: “Lotteremo ugualmente per l’alta classifica”. Buffon, invece, accantona in modo ufficiale l’idea di lottare per lo scudetto quest’ anno: “Meglio lasciar perdere l’idea, per ora”.
Stelio Fergola