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Finisce l’era dei monosala a Roma: anche l’Embassy chiude.

di Marina Bonifacio01 Giugno 2012
01 Giugno 2012

Un’altra fabbrica dei sogni costretta a spegnere i suoi proiettori. L’Embassy, storico cinema situato nel cuore dei Parioli, potrà dedicare solo quest’ultimo weekend agli amanti dei film da sala. Da lunedì, infatti, sulle porte di uno dei simboli pariolini, campeggerà il cartello “Chiuso per ferie”. Ma l’annuncio della prematura vacanza nasconde un’altra triste realtà: la definitiva interruzione della programmazione.
Il cinema dei vip. L’improvvisa decisione di chiudere la sala, gestita da Medusa – Fininvest, farebbe pensare a un progressivo disinvestimento da parte della holding in un’ottica commerciale e maggiormente remunerativa. Paolo Pozzi, direttore commerciale di Medusa e responsabile della programmazione del cinema, giustifica la fine delle proiezioni del “grande” monosala con le sue ingenti spese di gestione, nonché il pesante deficit cumulato a dispetto degli ormai ultrapopolari multiplex. Ad aggravare la situazione, inoltre, sarebbe la tipologia di pellicole che l’Embassy ha da sempre privilegiato: film giovanilistici, che non ben si adatta al potenziale target di riferimento, la popolazione del quartiere Parioli, tipicamente adulta e dai gusti differenti.
Gli interventi. Nonostante i recenti lavori di ristrutturazione, arricchiti dalla dotazione di un sistema di proiezione in 3D (uno dei primi in città), il cinema non c’è l’ha fatta. Nell’ultima stagione, inoltre, la sala era stata spesso usata per importanti anteprime e speciali proiezioni, ma evidentemente nemmeno questo utile espediente é stato sufficiente a convincere i responsabili a proseguire nella normale programmazione. Chissà se la norma che impedisce il cambio di destinazione d’uso dei locali di cinema in senso commerciale frenerà in qualche modo il sorgere di eventuali operazioni speculative.
I cinema che chiudono. Certo è che la notizia della chiusura del cinema di via Stoppani rappresenta un evidente segnale dei tempi. Dopo le proteste dei migliaia di cinefili davanti al Metropolitan, gioiello di via del Corso e unico multisala in città destinato alla proiezione delle pellicole in lingua originale, anche altre storiche sale romane sono stati costrette a chiudere le porte negli ultimi anni, o peggio fagocitate nei grandi circuiti nazionali. Basti ricordare l’Holiday nel quartiere Salario o il Tristar in zona Tiburtina. A Roma di multisala resistono ancora solo l’Empire, l’Europa e il Gregory.
La fine di un altro pezzo di storia del cinema lascia un velo di malinconia ai tanti amanti del cinema. E da quelle 700 poltrone rosse, ormai vuote, trasparirà per sempre il languido ricordo di una realtà che sopravviverà al frastuono di una banale quotidianità.

di Marina Bonifacio

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