Si dovrà attendere ancora qualche ora per sapere la posizione della Corte Costituzionale, dopo il rinvio di ieri mattina. La Consulta è chiamata a decidere in merito al caso Dj Fabo, il quarantenne rimasto cieco e tetraplegico dopo un incidente stradale, morto in Svizzera attraverso il suicidio assistito dopo essere stato portato oltre confine da Marco Cappato, radicale dell’Associazione Coscioni (per la libertà di ricerca scientifica) che per questo motivo rischia 12 anni di carcere.
Un anno fa la Corte si era fermata a un passo dalla decisione, concedendo così un anno di tempo al Parlamento per fare una proposta di legge su una questione molto delicata e sostituire le attuali leggi in materia: la libertà sul suicidio assistito. Ma in Parlamento non si è riusciti a presentare un testo al riguardo. Oggi la Consulta si è riunita di nuovo per sentenziare sulla costituzionalità dell’articolo 580 del Codice penale (che punisce l’aiuto al suicidio), e dovrà decidere se intervenire o rimandare di nuovo la decisione al Parlamento. Difficile che la Consulta oggi possa concedere un altro rinvio, soprattutto perché aveva già chiarito un punto: in situazioni come quella in cui si trovava Dj Fabo, cieco e tetraplegico, la tutela della vita non trova limiti nel riconoscere altri valori come la dignità della persona.
In caso di mancato rinvio, ci sono tre strade percorribili (secondo quanto ha spiegato il presidente emerito della Consulta Giovanni Maria Flick): la Corte Costituzionale potrebbe dichiarare inammissibile l’istanza, potrebbe rigettare o accogliere parzialmente la questione. L’udienza pubblica è stata convocata questa mattina per le 9,30. Attesa nella giornata di oggi la sentenza.