Hanno tenuto incollati allo schermo oltre 850mila telespettatori – con una permanenza record del 90% – gli ultimi due episodi di “Gomorra – La serie”, andati in onda martedì sera su Sky Cinema 1 e Sky Atlantic. La media complessiva, invece, è stata di 700mila ascolti per puntata: cifre di tutto rispetto, che piazzano la serie al primo posto fra le produzioni Sky più viste di sempre. Ideata dallo scrittore Roberto Saviano, la fiction racconta le rivalità fra clan nella Napoli della malavita e del narcotraffico, prendendo le mosse dall’omonimo best seller dello scrittore napoletano, già portato in scena nel 2008 dal film di Matteo Garrone.
La serie, diretta Stefano Sollima (che aveva già firmato la regia di un’altra produzione spesso accostata a “Gomorra”, “Romanzo criminale”), ha messo d’accordo pubblico e critica, anche se qualcuno si è lamentato per la completa assenza di personaggi positivi. Niente poliziotti buoni, niente cattivi redenti o almeno con qualche crisi di coscienza. «La sfida – ha spiegato Saviano su Repubblica – era raccontare il male dal suo interno, mantenendo credibilità, alleggerendo la narrazione senza suscitare mai empatia. Avevamo l’ambizione di tracciare una via italiana alternativa per le serie tv per non ricalcare le produzioni americane. Non volevamo raccontare la camorra al mondo, ma al contrario raccontare il mondo attraverso la camorra». Operazione riuscita, a giudicare dai commenti entusiastici degli spettatori su blog e social network e dal successo dell’hashtag #GomorraLaSerie su Twitter, fra i trend topic di ieri. Intanto Doomed to live, uno dei brani della colonna sonora firmata dai Mokadelic, ha scalato le classifiche di iTunes, conquistando in appena due giorni un ottimo 14esimo posto («Una grande sorpresa», ha confessato a Leggo il bassista della band, che nella vita fa lo psicologo).
Tutti (o quasi) pazzi per “Gomorra”, insomma, tanto da convincere i vertici di Sky a produrre immediatamente la seconda stagione, che prenderà il via dal colpo di scena finale che in dieci minuti ha rovesciato le sorti di una vicenda apparentemente già scritta: don Pietro, boss del clan dei Savastano, evade dal carcere, mentre sorge il dubbio che il figlio Genny, colpito in una sparatoria, non sia morto per davvero. Già venduta in oltre 50 Paesi, la prima serie sarà prossimamente trasmessa in chiaro su La7, dove si prepara a bissare il successo ottenuto sulla pay tv.
Anna Bigano