Dichiarato lo stato di calamità nei dintorni di Manila, la capitale delle Filippine, dopo l’eruzione di ieri del vulcano Taal. Come riporta il sito del quotidiano filippino The Inquirer, le autorità locali hanno sollecitato una “evacuazione totale” che si estende per un raggio di 17 km dal vulcano, e che al momento ha coinvolto oltre 16mila persone. Il numero è destinato ad aumentare perché si pensa che possano esserci altre eruzioni. Le ceneri già eruttate dal vulcano si sono estese per oltre 14 chilometri e l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (PHIVOLCS) ha elevato il livello di allerta a quattro su cinque.
Il vulcano non è molto grande ma è considerato tra i più pericolosi del mondo, a causa del gran numero di persone che vivono nelle sue immediate vicinanze, che finora hanno cercato rifugio nei centri di evacuazione temporanea istituiti dalle autorità; ma il numero totale degli sfollati è destinato ad essere molto più alto. L’aeroporto internazionale di Manila è stato chiuso in via precauzionale a causa della cenere vulcanica.
Filippine, erutta un vulcano
Evacuati dintorni di Manila
Rischio possibile tsunami
Capitale ricoperta di cenere
Chiuso l'aeroporto di Manila
13 Gennaio 202062