ROMA – È stato arrestato Rodrigo Roa Duterte. L’ex presidente filippino, 79 anni, è accusato di crimini contro l’umanità. L’indagine della Corte penale internazionale riguarda la sua campagna contro il narcotraffico costata la vita a migliaia di persone durante il suo mandato presidenziale, durato dal 2016 al 2022.
“Questa mattina presto”, ha comunicato attraverso una nota il Palazzo presidenziale di Manila, “l’interpol ha ricevuto copia ufficiale del mandato di arresto della Cpi. Al momento l’ex presidente è sotto la custodia della autorità. Lui e il suo gruppo sono in buona salute e sottoposti a controlli da parte di medici governativi”.
Duterte è finito in manette dopo l’atterraggio all’aeroporto internazionale di Manila, di ritorno da un breve viaggio a Hong Kong. L’ex presidente domenica scorsa, parlando in un comizio, aveva condannato l’indagine, iniziata nel 2021 e ripartita nel luglio del 2023. Le Filippine hanno abbandonato la Cpi nel 2019, ma la Corte ha sostenuto di avere giurisdizione sugli omicidi commessi prima del ritiro.
L’attuale presidente Ferdinand Marcos ha più volte detto che non avrebbe collaborato con l’indagine. Il sottosegretario dell’Ufficio delle comunicazioni presidenziali Claire Castro ha però riferito che se l’Interpol “avesse chiesto l’assistenza necessaria, il governo sarebbe stato obbligato a seguirla”. Duterte è ancora molto popolare nelle Filippine tra quanti hanno sostenuto le sue soluzioni brutali contro la criminalità.