L’indice di liquidità come parametro vincolante per l’iscrizione al campionato. È uno dei temi all’ordine del giorno del consiglio di Federcalcio attualmente in corso. A rischio esclusione sono almeno tre club.
L’obiettivo è di mettere in sicurezza il calcio italiano con un programma pluriennale che limiti l’indebitamento delle società. L’indice esprime il rapporto tra attivi e passivi a breve delle società e che si sblocca solo vendendo giocatori o facendo iniezioni di capitale dell’azionista. Secondo il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, questo rapporto dovrebbe essere fissato a 0,7. Questo significa che gli attivi devono coprire almeno il 70% delle spese. Un valore, questo, che ha generato le resistenze dei club, che lamentano difficoltà legate alla crisi della pandemia e l’assenza di ristori.
Se questo indice venisse confermato, secondo quanto riportato da Repubblica, Lazio, Genoa e Sampdoria rischiano di essere escluse dal campionato. Ma sono sei i club nel complesso che potrebbero avere problemi.
Sui punti decisivi dell’incontro di oggi si è espresso anche il neo presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini. In una lettera indirizzata a Gavina, Casini ha chiesto che su temi quali le licenze nazionali della prossima stagione sportiva e le modifiche allo statuto della Lega, non vengano fatte scelte affrettate e vengano avviati colloqui e trattative.
La Figc si è detta disponibile a mantenere il valore precedente dell’indice di liquidità, ovvero l’0,6, anche se pur sempre come criterio vincolante. Flessibilità e buon senso, ha promesso la Federazione, saranno le linee guida di ogni decisione.