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HomeSport Figc e Lega commissariate: il calcio italiano riparte nelle mani di Malagò

Figc e Lega commissariate
il calcio italiano riparte
sotto l'egida di Malagò

Fabbricini commissario straordinario

Costacurta e Corradi vicecommissari

di Davide Di Bello02 Febbraio 2018
02 Febbraio 2018

President of the Italian National Olympic Committee (CONI) Giovanni Malago' during a meeting in Rome, 20 November 2017. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Nel suo anno zero il calcio italiano ha deciso di non decidere, non riuscendo a darsi una governance da cui ripartire. I litigi e gli interessi personali hanno prevalso sulle necessità comuni. Le quattro votazioni, andate in scena lunedì a Milano, non sono riuscite a esprimere un candidato tra Gravina, Sibilia e Tommasi, e così il commissariamento della Figc e della Lega di Serie A è divenuto inevitabile. La partita l’ha vinta Giovanni Malagò: il capo dello sport italiano ha nominato Roberto Fabbricini commissario straordinario della federazione e, in una sorta di equilibrismo istituzionale, è stato a sua volta chiamato a dirigere la Lega di A. Il commissariamento durerà almeno 6 mesi.

Le riforme. Nuovo statuto, riforma dei campionati, seconde squadre e centri federali, massimizzazione dei proventi dei diritti tv: sono tanti gli affari correnti per i due commissari che dovranno risollevare il calcio italiano dallo sprofondo in cui è piombato da tempo, culminato a novembre con la clamorosa eliminazione dai Mondiali per mano della Svezia. E poi c’è da sciogliere il nodo del commissario tecnico. In attesa di sapere il nome del nuovo ct, Gigi Di Biagio dovrebbe sedersi sulla panchina azzurra come traghettatore per le due amichevoli in programma a marzo contro Argentina e Inghilterra.

Il calcio ai calciatori. I due volti nuovi sono quelli di due ex calciatori: Billy Costacurta, che la giunta esecutiva del Coni ha nominato subcommissario della Figc insieme ad Angelo Clarizia, e Bernardo Corradi, che affiancherà Paolo Nicoletti come vice di Malagò in Lega. Un segnale di discontinuità e forse un pegno al presidente dell’Assocalciatori, Tommasi, che in fondo il commissariamento ha contribuito a produrlo, prima non appoggiando la candidatura di Gravina e poi scegliendo di votare scheda bianca alla quarta votazione. Sarà proprio l’ex milanista a dover scegliere il nome del nuovo commissario tecnico chiamato a portare l’Italia a Euro 2020.

Costacurta non si sbilancia, ma conferma che sarà uno tra quelli già in lizza: Mancini, Ancelotti, Conte e Ranieri. “Dobbiamo cominciare con i colloqui, i tempi non sono frettolosi ma bisogna iniziare a muoversi e il prima possibile andare a parlare con loro”, assicura in conferenza stampa. L’identikit non è ancora tracciato: “Sino a qualche anno fa pensavo che sulla panchina dell’Italia dovesse sedere un selezionatore, poi ho visto il lavoro strepitoso di Conte in Francia e ho capito che si può allenare anche in Nazionale”.

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