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Fi, in otto escono e vanno con Verdini. M5S: “Facciamo esposto in Procura”

di Anna Bigano24 Settembre 2015
24 Settembre 2015

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Forza Italia, addio: il senatore Peppe Ruvolo e il deputati Pino Galati, Ignazio Abrignani, Luca d’Alessandro, Monica Faenzi, Giovanni Mottola, Massimo Paris e Francesco Saverio Romano sono entrati nel gruppo di Denis Verdini, ex fedelissimo di Silvio Berlusconi e fondatore del gruppo parlamentare Alleanza Liberalpopolare-Autonomie. Insieme ai senatori ex forzisti Domenico Amoruso e Francesco Auricchio – anch’essi appena passati ad Ala – gli otto transfughi portano a 13 il numero dei membri del gruppo a Palazzo Madama, a 7 quello di Montecitorio.
«Forza Italia ha ormai esaurito la sua spinta riformatrice – scrivono in una nota i fuoriusciti – e la sua vocazione popolare e liberale. La linea politica già intrapresa dal vertice di Forza Italia mira a rincorrere i populismi di varia natura, in una prospettiva di sostanziale subalternità a Salvini». Il compito di coordinare le componenti di Ala nei due rami del Parlamento spetterà a Romano, ex ministro delle Politiche agricole processato e assolto per incompletezza o insufficienza di prove dall’accusa di associazione mafiosa.
Il movimento di parlamentari, com’è prevedibile, non piace ai vertici di Forza Italia. «È in corso una campagna acquisti – denuncia in una nota il capogruppo a Palazzo Madama Paolo Romani – svolta da gruppi neo-costituiti a supporto dell’esecutivo nei confronti dei senatori di tutti i gruppi di opposizione; una campagna acquisti che ha aspetti oscuri, indecorosa, impresentabile e al limite del lecito». In ballo, del resto, c’è la delicatissima riforma del Senato e i verdiniani hanno già annunciato che voteranno a favore. Contrariato anche il Movimento 5 Stelle, che annuncia un esposto in Procura: «Questo è il più grande fenomeno di trasmigrazione della legislatura – si sfoga con l’Huffington Post un arrabbiato Alessandro Di Battista –. Un fenomeno su cui è lecito avere il sospetto che non si tratti di un caso di coscienza».
Magra consolazione, almeno per Berlusconi e i suoi, per tanti che se ne vanno almeno una rientra all’ovile: Nunzia De Girolamo, pure lei ex ministro dell’Agricoltura in quota Ncd, poi dimessasi per uno scandalo legato all’Asl di Benevento, ha annunciato tre giorni fa la decisione di tornare in Forza Italia, dove – spiega lei stessa in una nota – è stata accolta a braccia aperte dall’ex Cavaliere e dal capogruppo Renato Brunetta. Motivazione ufficiale della scelta, la fine della sintonia con il progetto politico del partito di Angelino Alfano (ma qualcuno maligna che in FI abbia maggiori possibilità di essere rieletta): «L’esperienza di governo a tempo determinato in alleanza con una forza politica a noi diametralmente alternativa come il Pd, a mio avviso, si sta prolungando oltre il progetto originario», ha detto la De Girolamo. «Avverto l’emozione di tornare a casa – conclude la nota – e con questo sentimento, oltre che con il massimo rispetto e umiltà, mi accingo a lavorare per Forza Italia».

Anna Bigano

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