Cariche della polizia, lanci di bottiglie, fumogeni e bombe carta: gli ultras del Feyenord, a Roma per seguire la loro squadra in Europa League, per due giorni hanno fatto razzia a piazza di Spagna e deturpato l’intero centro della Capitale. Un vero e proprio sacco di Roma. Migliaia di novelli lanzichenecchi hanno danneggiato la fontana della Barcaccia appena restaurata, aggirato in ogni modo l’ordinanza anti-alcol, orinato ai piedi dei monumenti più belli della città. Il centro di Roma è diventato teatro di scontri tra circa tremila tifosi scatenati e le forze dell’ordine, già dalla sera di martedì, quando Campo de’ Fiori era stato preso de’assedio: negozianti costretti a chiudere, danni di lieve entità e tafferugli, dovuti agli effluvi dell’alcol e della birra. Solo di 28 il bilancio degli arrestati.
Il sindaco Marino si è detto furioso con “chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico in questa città”, Salvini e il M5s hanno chiesto la sfiducia per il ministro degli Interni Alfano mentre Confcommercio Roma ha segnalato il colpevole ritardo dell’ordinanza anti-alcol: insomma, “ieri a Roma lo stato era assente”, come ha detto l’assessore comunale ai Trasporti Guido Improta. Questura e Prefettura osservano che “non era possibile trasformare il centro storico di Roma in un campo di battaglia” e la tecnica della “riduzione del danno” (contenere il numero delle cariche per evitare l’esplosione di violenza) questa volta è sembrata più un atto di resa, se non una ritirata.
Lo sdegno del giorno dopo non ha tardato ad arrivare. Il premier Matteo Renzi ha detto che verranno puniti con severità e durezza i responsabili. “E’ una vergogna. Non sono tifosi, sono vandali”, ha affermato invece il ministro della Cultura Franceschini: “Spero”, ha aggiunto, “che adesso ci siano punizioni esemplari”. E mentre il sindaco Marino ha assicurato che “chi rompe, paga”, dalla società Feyenord Rotterdam fc solo silenzio assoluto. Le scuse sono arrivate dal portavoce dell’ambasciata olandese Aart Heerimpe, che ha pure tentato di minimizzare: “Per fortuna i danni alla Barcaccia sono lievi, qualche bottiglia è arrivata sul margine, si è staccata solo qualche scheggia”, ma resta la vergogna”, ha detto il diplomatico.
Nella notte piazza di Spagna è stata restituita al suo splendore, ma ciò che Roma farà difficoltà a ripulire è la propria reputazione, e soprattutto quella degli organi di sicurezza della città: sotto scacco dagli ultras, aspettando la minaccia dell’Isis.
Nicola Stacchietti