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HomeSpettacoli Festival di Venezia, è il turno di “Io Capitano ” di Matteo Garrone

Festival di Venezia
è il giorno di "Io Capitano"
di Matteo Garrone

In gara anche "Origin" di Ava DuVernay

prima regista afroamericana

di Silvia Longo06 Settembre 2023
06 Settembre 2023

Ottantesima mostra del cinema di Venezia / Foto Ansa

VENEZIA – In attesa del gran finale di sabato 9 settembre, è questa una giornata ricca per Venezia 80 dove arriva il quinto film italiano in gara “Io Capitano” di Matteo Garrone. Questa è la prima volta per il regista a Venezia dopo essere stato cinque volte a Cannes e due a Berlino. Dopo il successo di Dogman del 2018 e a quattro anni da Pinocchio il regista romano si cimenta con un tema di forte attualità. Il film racconta, infatti, il viaggio della speranza di due giovani migranti senegalesi, Seydou e Moussa, che lasciano la loro città natale, Dakar, per raggiungere l’Europa. Un viaggio della speranza in cui devono affrontare  le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione libici e i pericoli del mare. Il film è tratto dalle storie vere di alcuni ragazzi che hanno compiuto il viaggio dei protagonisti. Sarà al cinema dal 7 settembre.

In concorso anche Ava Duvernay che con Origin è la prima regista afroamericana a competere per il Leone d’oro. Il film, adattamento di un saggio letterario, è il ritratto della giornalista e scrittrice, oggi sessantaduenne Isabel Wilkerson, prima donna a vincere il Pulitzer che nel film indaga sulla genesi dell’ingiustizia. Wilkerson ha il volto dell’attrice Aunjanue Ellis, attesa a breve nell’adattamento cinematografico del musical Il colore viola.

Intanto Enea di Pietro Castellitto ha incassato otto minuti di applausi martedì e ha confermato il talento del figlio d’arte al secondo film da regista dopo I predatori del 2020. Il film del regista-protagonista è per lui un “gangaster movie senza i gangster” e un film sul “desiderio di vivere”.

Tra i fuori concorso spicca, infine, la serie I know your soul, che ha come interprete la vincitrice dell’Orso d’oro a Berlino e candidata all’Oscar Jasmila Zbanic. Al centro c’è una procuratrice che si trova ad indagare sul suicidio di un adolescente.

 

 

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