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HomeSpettacoli Festa del Cinema di Roma, Tornatore e il noir: “Ecco i miei otto titoli preferiti”

Festa del Cinema di Roma
Tornatore e la sua passione
"I miei otto noir preferiti"

'La fiamma del peccato' tra le scelte

Hitchcock selezionato tra i registi

di Andrea Murgia26 Ottobre 2018
26 Ottobre 2018

Quello tra Giuseppe Tornatore ed il cinema noir è un rapporto nato tanti anni fa, ovvero quando il regista siciliano fin da adolescente faceva il proiezionista nella sua Bagheria, a Palermo. Ancora oggi, con una carriera affermata, la passione per questo genere è rimasta intatta.
Ed è alla Festa del Cinema di Roma che Tornatore ha raccontato il suo amore per il cinema di tensione, selezionando i suoi otto titoli preferiti.
La sua scelta si basa principalmente su film degli anni ’40. Tra questi ne troviamo soltanto uno a colori: il francese ‘La fiamma del peccato’ di Billy Wilder, del 1944.
Poi passa a ‘La donna del ritratto (1944) di Fritz Lang, un classico del noir in cui un esperto di criminologia commette un crimine. “Il finale, che era tutto un sogno, non piacque alla critica, fu ritenuta una scorciatoia. Il movente nei noir era visto come un escamotage per storie che funzionavano al botteghino, furono la Nouvelle Vague e Truffaut a capire questo grande modello narrativo”.
I film noir raccontano gli eventi mentre accadono e si differenziano dal giallo dove il crimine si è già consumato. Spesso sono stati rivalutati solamente in seguito, come ‘Le catene della colpa’ di Tournet. “Questo è considerato ora il miglior noir di tutti i tempi”.
De ‘Il delitto perfetto’ (1945) di Hitchcock dice: “Nella scena finale, l’ispettore racconta allo spettatore ciò che vede dalla finestra allo stesso modo in cui un regista racconta al produttore il film che cerca di rifilargli”.
Altri temi ricorrenti sono la sconfitta, il senso di colpa, una donna maledetta che porta il protagonista alla perdizione e, spesso, lo spettatore inizia a simpatizzare con i criminali.
In conclusione, tra gli altri film menzionati da Tornatore troviamo ‘Il buco’ (1960) di Becker, ‘Lo specchio scuro’ (1946) di Siodmak, ‘Crime and Punishment (1935) di Josef von Sternberg, ‘Detour’ (1945) di Ulmer.

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