Si è svolta a Piazza del Popolo a Roma il 25 maggio scorso, la cerimonia per il 160° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La ricorrenza cade in un anno particolarmente teso per la pubblica sicurezza a causa delle molte tensioni generate dalla crisi economica. Nel suo intervento, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha fornito i dati dell’operato della Polizia dell’ultimo anno, dalla cattura di 84 latitanti al sequestro di beni alle cosche mafiose per il valore di un miliardo di euro. Sono stati più di 4mila gli arrestati per traffico e spaccio di stupefacenti e 430mila gli interventi di polizia stradale per il soccorso agli automobilisti.
Il punto della situazione su Brindisi. Il ministro ha sottolineato come la difficile stagione di riforme sociali abbia generato un clima di tensione che ha portato la polizia a vigilare con i propri reparti mobili su 10.461 manifestazioni.
Dopo il ricordo di Giovanni Falcone e gli agenti della sua scorta di cui lo scorso 23 maggio è stato il ventennale della strage, il ministro ha assicurato che «mai più verranno tollerate le logiche dell’intimidazione e del terrore». Tale imperativo secondo il ministro, è «diventato ancora più inderogabile dopo il vile e atroce attentato di Brindisi». Tutta la comunità è chiamata « a tenere alta la guardia contro le derive violente ponendo a presidio dei valori costituzionali una unità di intenti» ha ricordato la Cancellieri, aggiungendo che è una sfida complessa ma che insieme si può vincere.
Cerimonia improntata alla sobrietà. La festa, che pure ha avuto i suoi momenti di solennità e di folklore con le divise storiche e le volanti d’epoca della polizia, si è adeguata al clima di sobrietà imposto dalla recente revisione al ribasso dei budget destinati alle cerimonie; persino la tribuna presidenziale, da dove Napolitano ha insignito la bandiera della Polizia di una medaglia d’oro al valor civile, rispetto alle edizioni passate presentava una copertura soltanto parziale. La tradizionale durata di tre giorni della festa che negli anni passati vedeva negli stands di Piazza del Popolo fino a 200 mila persone, è stata ridotta ad un giorno soltanto. «E’ una cerimonia incentrata sul risparmio e siamo felici di ragionare anche noi sulle esigenze economiche della nazione» ha spiegato il Capo della Polizia Antonio Manganelli, «ma non abbiamo voluto penalizzare il nostro slogan “c’è più sicurezza insieme” ai cittadini». Sulle polemiche dei mesi scorsi sulle volanti senza carburante, Manganelli ha ironizzato che la benzina in realtà è «mancata solo sulle pagine di qualche giornale».
I tagli anche alla parata del 2 giugno. A distanza di una settimana, sabato prossimo, Roma farà da cornice ad un’altra cerimonia istituzionale, la parata del 2 giugno. La cerimonia, fortemente voluta dal Quirinale per la sua solennità e rappresentatività, verrà adeguata alla sobrietà. A sfilare sui Fori imperiali vi saranno meno militari, meno mezzi, meno bande musicali e persino meno cavalli garantendo così una maggiore “sobrietà” e consistenti risparmi rispetto alle precedenti edizioni, in particolare in confronto a quella dell’anno scorso in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Lo scorso 18 maggio “Il Sole 24 Ore” ha reso noto che i costi complessivi saranno contenuti entro i 2,6 milioni di euro, il 40% in meno della scorsa edizione. Ridotte anche le tribune il cui allestimento costerà 593 mila euro contro gli 877 mila del 2011. Il risparmio è stimato quindi intorno al milione di euro rispetto al 2010 e ad oltre 1,5 milioni rispetto all’anno scorso.
Festa della Polizia e parata del 2 giugno; le cerimonie tra tradizione e risparmio
28 Maggio 201247