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HomeCronaca Fermato Francesco Strangio, il latitante condannato per narcotraffico internazionale

Fermato Francesco Strangio
Latitante della ‘ndrangheta
condannato per narcotraffico

Gestiva l'importazione di cocaina

Aveva appoggi in Italia e all'estero

di Giorgio Saracino15 Febbraio 2019
15 Febbraio 2019

Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell'operazione che ha portato all'arresto del latitante Francesco Strangio, 15 febbraio 2019. ANSA/ CARABINIERI ++HO -NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

È stato arrestato la scorsa notte Francesco Strangio, il latitante ritenuto contiguo alla cosca calabrese Strangio-Janchi di San Luca, e condannato a 14 anni di reclusione per narcotraffico internazionale. Strangio è stato individuato e fermato a Rose, un piccolo centro del Cosentino, dove si nascondeva in un appartamento all’ultimo piano di un condominio nel centro abitato. Strangio ha negoziato e gestito l’importazione di ingenti quantità di cocaina da Sudamerica, motivo per il quale compariva nell’elenco dei latitanti pericolosi. Nell’operazione sono stai impiegati i carabinieri dello squadrone Cacciatori di Vibo Valentia.

Strangio ha preso parte attiva nel narcotraffico di una più ampia organizzazione, legata saldamente al territorio e alle cosche di ‘ndrangheta della Locride, che controllavano e dirigevano tutte le attività illecite con una capacità di infiltrazioni su tutto il territorio nazionale: dalle indagini è infatti emerso che i membri dell’organizzazione disponessero di appoggi in tutta Italia e in paesi europei come Germania, Olanda e Belgio.

“Non ha opposto resistenza”, ha raccontato a Sky tg24 il comandante dei carabinieri della stazione di San Luca Michele Fiorentino. E ancora: “Nell’abitazione abbiamo trovato e sequestrato un fucile, sostanze stupefacenti, denaro contabile per circa diecimila euro e documenti che probabilmente sarebbero serviti per la fuga”.

“Grazie alle forze dell’Ordine, che ogni giorno ci fanno essere orgogliosi di loro. L’arresto di questo criminale ne è la conferma. Non ci fermeremo qui”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “È grazie a queste operazioni che lo Stato torna al centro dell’amministrazione di territori, che mai devono essere lasciati al controllo delle mafie”, questa la nota dei parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Antimafia.

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