Quella di ieri sera è stata un’impresa contro ogni pronostico. Massimiliano Allegri prima della partita l’aveva dichiarato: «Non saremo la vittima sacrificale». E Così è stato. Affondato da due goal, il Barcellona non è riuscito a espugnare lo stadio San Siro, covo della squadra rossonera.
Buon gioco. I goal sono solo la punta dell’iceberg, il buon gioco di una squadra intera invece è sommerso, ma ciò non significa che sia meno importante. La vittoria del Milan non è solo il frutto della classe dei singoli, ma è il risultato di un’eccellente prestazione collettiva espressa tanto nel primo tempo e ancor di più nel secondo.
Dov’è finito Messi? L’allenatore Allegri non ha seguito il consiglio del presidente Berlusconi: Messi non è stato marcato a uomo. Col senno di poi è facile parlare e affermare che ha fatto bene. La gabbia è stata perfetta, tanto da rendere innocuo il fuoriclasse argentino. Si è mosso molto, ma visto poco poiché i difensori rossoneri non gli hanno permesso di scorrazzare palla al piede.
Controlla e colpisci. Mentre nel primo tempo il Milan, tenendo bene il campo, ha lasciato spazio di manovra al Barcellona senza mai consentirgli di essere eccessivamente pungente e pericoloso. Il secondo tempo è stato caratterizzato dalla crescita di prestazione della squadra milanese, culminata, infatti, con le due reti. Al 57esimo della ripresa, approfittando di un rimpallo fortunato, Kevin Prince Boateng ha firmato il goal del vantaggio, e lo stadio San Siro è esploso in un boato e in un medley di cori che hanno fatto venire i brividi anche a chi, sprofondato nel divano, ha seguito la partita da casa. All’81esimo, il Milan, dopo aver recuperato una palla dal Barcellona, ha portato Muntari a raddoppiare e far sognare le migliaia di tifosi “colpevoli” di aver causato un piccolo terremoto in tribuna. Sugli spalti gli ultimi minuti sono stati un tripudio di cori e di festa, mentre in campo la squadra controllava minuziosamente il vantaggio.
Vola il Milan del Cavaliere. La prestazione della gara di andata degli ottavi fa ben sperare per il ritorno. E forse gioverà anche per la campagna elettorale del presidente Berlusconi. È stata proprio una delle sue reti a trasmettere una delle partite più attese della stagione. Dopo il “colpo-Balotelli” ci sarà il “colpo-chiampions”?
Paolo Costanzi