“E’ ora che siano calendarizzati i numerosi disegni di legge volti a combattere la piaga del femminicidio, che giacciono da tempo in Senato.”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Luciano Uras.
“Non basta lo sdegno per quello che è ormai diventato un vero bollettino di guerra, servono finanziamenti ad hoc per progetti di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, serve il potenziamento dei centri antiviolenza su base territoriale. Solo con una normativa organica che affronta tutti gli aspetti del fenomeno si potranno salvare vite.”
Il comunicato del senatore SEL arriva ormai a poche ore dall’incontro che si terrà nel tardo pomeriggio fra la Presidente della Camera Laura Boldrini e Nancy Mensa, studentessa dell’Università di Ferrara rimasta orfana nel 2013 dopo il femminicidio della madre per mano del padre, che si uccise subito dopo.
Durante l’incontro la giovane presenterà la sua proposta di legge elaborata assieme al suo avvocato; tra le iniziative proposte, l’isitutuzione di un fondo per le vittime e assistenza psicologica permanente per aiutare gli orfani dei femminicidi, il cui numero negli ultimi 15 anni è salito a quota 1628.
Intanto, alle donne vittime di violenza e ai loro figli saranno destinati 5 milioni annui nel triennio 2017-2019 in base ad un emendamento alla legge di bilancio approvato in Commissione alla Camera. Le risorse andranno al piano antiviolenza, ai servizi territoriali, ai centri antiviolenza e ai servizi di assistenza alle donne.
Solamente nel 2016 sono state 120 le donne morte strangolate, accoltellate, bruciate.Il 53,4% dei delitti è stato commesso al nord e di questi il 75,9% in ambito familiare. Nonostante il dati dell’Istat registrino un leggero calo del 3,3 per cento di questi reati in Italia, il numero dei delitti nei confronti delle donne rimane sempre elevatissimo. Il movente nella maggior parte dei casi è passionale, solo nel 20% dei femminicidi è dettato da liti o dissapori.