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servono regole”

Femminicidio:
"Non basta lo sdegno,
servono regole"

Oggi Boldrini incontra Nancy Mensa

Cinque milioni contro la violenza

di Massimiliano Venturini16 Gennaio 2017
16 Gennaio 2017

Il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini in u'immagine del 20 Maggio 2013. "Per ogni fabbrica che chiude e per ogni impresa che trasferisce la produzione all'estero, centinaia di famiglie precipitano nel disagio sociale e il nostro sistema economico diventa più povero e più debole nella competizione internazionale".Lo scrive Laura Boldrini all'ad di Fiat,Marchionne parlando della crisi economica italiana. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

“E’ ora che siano calendarizzati i numerosi disegni di legge volti a combattere la piaga del femminicidio, che giacciono da tempo in Senato.”, dichiara il senatore del Gruppo Misto Luciano Uras. 

“Non basta lo sdegno per quello che è ormai diventato un vero bollettino di guerra, servono finanziamenti ad hoc per progetti di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, serve il potenziamento dei centri antiviolenza su base territoriale. Solo con una normativa organica che affronta tutti gli aspetti del fenomeno si potranno salvare vite.”

Il comunicato del senatore SEL arriva ormai a poche ore dall’incontro che si terrà nel tardo pomeriggio fra la Presidente della Camera Laura Boldrini e Nancy Mensa, studentessa dell’Università di Ferrara rimasta orfana nel 2013 dopo il femminicidio della madre per mano del padre, che si uccise subito dopo.

Durante l’incontro la giovane presenterà la sua proposta di legge elaborata assieme al suo avvocato; tra le iniziative proposte, l’isitutuzione di un fondo per le vittime e assistenza psicologica permanente per aiutare gli orfani dei femminicidi, il cui numero negli ultimi 15 anni è salito a quota 1628.

Intanto, alle donne vittime di violenza e ai loro figli saranno destinati 5 milioni annui nel triennio 2017-2019 in base ad un emendamento alla legge di bilancio approvato in Commissione alla Camera. Le risorse andranno al piano antiviolenza, ai servizi territoriali, ai centri antiviolenza e ai servizi di assistenza alle donne.

Solamente nel 2016 sono state 120 le donne morte strangolate, accoltellate, bruciate.Il 53,4% dei delitti è stato commesso al nord e di questi il 75,9% in ambito familiare. Nonostante il dati dell’Istat registrino un leggero calo del 3,3 per cento di questi reati in Italia, il numero dei delitti nei confronti delle donne rimane sempre elevatissimo. Il movente nella maggior parte dei casi è passionale, solo nel 20% dei femminicidi è dettato da liti o dissapori.

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