Approdata dagli studi televisivi della TVE al Palazzo della Zarzuela, residenza privata dei reali di Spagna, Letizia Ortiz Rocasolano, la giornalista borghese con un divorzio alle spalle e madre di due bambine, è la nuova regina del regno guidato ufficialmente da ieri, da Felipe VI. Come imposto dalla tradizione spagnola che vuole il Vaticano come destinazione privilegiata tra i primi viaggi all’estero dei reali spagnoli, Letizia e Felipe saranno presto a Roma per incontrare papa Francesco.
Intanto, archiviati gli entusiasmi della proclamazione, dimenticata la favola del principe innamorato della giornalista popolana, la Spagna si è svegliata, questa mattina, indossando la sua nuova corona su un volto rinnovato che guarda a un futuro all’insegna del cambiamento.
Felipe VI, arrivato ieri in Parlamento con Letizia e con le infante Leonor, (la più giovane erede al trono d’Europa) e Sofia, salutato dall’inno nazionale e dal coro della folla,”Viva Felipe”, ha giurato fedeltà alla Costituzione come nuovo re di Spagna nel corso della cerimonia svoltasi in una Madrid blindata. La prima giornata da re del 46enne Felipe era iniziata a Palazzo reale, di primo mattino, nel complesso della Zarzuela, dove, nella Sala des Reyes, alla presenza della famiglia reale e di alti responsabili militari, aveva ricevuto dalle mani del padre Juan Carlos la fusciacca di capitano generale dell’esercito degli eserciti di aria, terra e mare. Il vecchio sovrano ha preferito poi non assistere alla cerimonia in Parlamento per non rubare la scena al figlio nel momento della sua investitura. Accanto a Felipe c’era invece la madre Sofia, mentre la sorella Cristina, secondogenita di Juan Carlos e Sofia, che da quando è stata imputata nel caso Noos, che vede il marito Inaki Urdangarin accusato di appropriazione di fondi pubblici, è stata cancellata da ogni atto ufficiale della corona, era la grande assente.
Il giuramento del sovrano è stato salutato dai parlamentari spagnoli al grido “Viva il re, viva la Spagna”, seguito dal discorso in cui l’erede di Spagna ha snocciolato le linee programmatiche che guideranno il suo nuovo regno. Una corona, ha detto il successore di Juan Carlos, che deve sapersi guadagnare “l’affetto, il rispetto e la fiducia dei cittadini” operando con trasparenza per assicurarsi l’ “autorità morale”.
Impegnandosi a garantire “l’unità e la diversità” della Spagna, Felipe, durante il suo discorso, ha rivolto un pensiero alle vittime del terrorismo e ai cittadini in difficoltà, colpiti dalla crisi economica. Annunciando ai sudditi una “monarchia rinnovata per un tempo nuovo” Felipe ha auspicato “Una Spagna in cui ogni cittadino ritrovi la fiducia nelle istituzioni e dove tutti i modi di sentirsi spagnoli abbiano il proprio posto” rispondendo, così, agli scandali che hanno messo in dubbio il senso stesso della monarchia assicurando che seguirà “una condotta integra, onesta e trasparente”.
Il pensiero di Felipe VI è andato anche al padre Juan Carlos, al quale il principe ha rivolto un plauso per il ruolo svolto nella “riconciliazione degli spagnoli” dopo la fine della dittatura franchista: “Un regno eccezionale – ha detto il re – diventa oggi parte della nostra storia, con un’eredità straordinaria”.
Dopo il giuramento in Parlamento, re Felipe e la neo regina Letizia hanno fatto rientro nella loro residenza privata, seguiti da un corteo di auto, mentre migliaia di cittadini madrileni attendevano di vedere re e regina affacciati al balcone. Davanti alla folla, la regina Letizia ha baciato Felipe VI e le bambine Leonor e Sofia. Subito dopo, sul balcone, hanno fatto la loro comparsa i sovrani uscenti, Juan Carlos e Sofia, prima di scomparire definitivamente dalla scena pubblica. Adesso lo scettro passerà a Felipe e a Letizia, la giornalista regina chiamata a governare la Spagna in uno dei momenti più difficili del regno.
Samantha De Martin