Roger Federer ha sconfitto dopo tre ore e cinque set Kei Nishikori. Nessuno si aspettava che alla seconda settimana dell’Australian Open i due campioni Djokovic e Murray sarebbero stati fuori, mentre il tennista svizzero, che non giocava da un semestre, avrebbe continuato a scalare la vetta. A dispetto di chi ipotizzava che avrebbe retto con fatica lunghi scambi, il 35enne si è mostrato più euforico che mai alla fine della partita. “Mi sono allenato il più duramente possibile durante la off-season e questa vittoria è molto importante per la mia carriera”, ha affermato il campione di Basilea. Rimangono, però, dubbi sull’effetto che queste prestazioni avranno sul fisico di Federer dopo 48 ore.
Era da Londra 2015 che Federer non batteva due Top 10 nello stesso torneo. Se non si contano le due finali perse a Wimbledon contro Djokovic, le sue partite migliori negli ultimi tre anni sono state da tre set. Più volte Federer ha dimostrato di essere in grado di sconfiggere chiunque entro il terzo set, ed il rovescio, rappresentativo del suo stile, continua a dare soddisfazioni. “Roger è un campione non per caso: sa come stare sei mesi senza giocare, sa come vincere, viene qui forse senza la stessa fiducia nelle proprie possibilità che ha normalmente, ma ha tuttavia la fiducia di essere un campione – afferma l’allenatore dello sconfitto, Kei Nishikori – sa anche che nessuno vuole rigiocare contro di lui”.
Sulla sua condizione fisica, Federer appare fiducioso: “Devo dire che al quinto stavo molto bene, avevo una grande energia e non c’è stato nessun problema per me: il mio corpo rispondeva bene”. Il campione svizzero ha poi aggiunto che, nelle prime partite del torneo, comprendere il significato del suo ritorno lo impensieriva e rallentava, invece ora riesce a giocare in modo più strategico e a concentrarsi sull’avversario. “Non mi ha prosciugato questa partita, mi sentivo alla grande nel quinto set”, ha concluso. Ora ad attenderlo c’è la sorpresa del torneo, Misha Zverev, che ha battuto il campione Murray. Il percorso verso un nuovo record sembra ancora irto di ostacoli.