Nel meeting della Federal Reserve sui tassi di interesse, il Federal Open Market Committee (FOMC), braccio armato della Banca Centrale americana, ha deciso di mantenere invariato il costo del denaro all’1-1,25%. Non è esclusa però la possibilità di una stretta entro la fine del 2017. La Fed ha definito “solida” la performance dell’economia statunitense, nonostante i numerosi uragani che hanno colpito il paese.
C’è ottimismo quindi, soprattutto guardando alla lettura preliminare del Pil del terzo trimestre. L’economia Usa è cresciuta del 3% per il secondo trimestre di fila. Un semestre così non si registrava dal 2014. Gli unici dubbi riguardano l’inflazione core (quella che non considera i beni a forte oscillazioni di prezzi, come energia e prodotti alimentari).
Ma la questione al centro dei mercati è il cambio alla guida della Fed. Il presidente Donald Trump avrebbe scelto Jerome Powell, 64 anni, già partner di Caryle dal ’97 al 2005. Powell ha lavorato per un breve periodo anche per il dipartimento del Tesoro sotto l’amministrazione di Giorge H.W.Bush. Nel 2012 Obama lo ha chiamato nel Board della Fed. Sarebbe il primo governatore in trent’anni senza un dottorato in economia.