Nel decreto legge Rilancio, emanato dal governo il 17 maggio, sono previste una serie di misure che cinema e teatri dovranno attuare per garantire la sicurezza dei cittadini rispetto al rischio di contagio da coronavirus. Alcune di queste, come la riduzione ad un massimo di 200 spettatori al chiuso, 1000 all’aperto e mascherine obbligatorie per pubblico e artisti, hanno suscitato polemiche da parte degli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo.
A Verona, il sindaco e presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina, insieme alla sovrintendente Cecilia Gasdia, ha consegnato l’istanza della città scaligera ai parlamentari veronesi, perché possano essere discusse alla Camera dove nei prossimi giorni inizierà l’esame del Dl Rilancio. L’obiettivo è quello di ottenere una deroga al limite di spettatori, considerando la disponibilità della struttura all’aperto, che permetterebbe di ospitare fino a 3000 spettatori.
La richiesta, che verrà valutata nei prossimi giorni dalle Camere, contiene anche la proposta di revisione della decurtazione del 40% del Fondo unico per lo spettacolo e di un finanziamento ad hoc per l’Arena. Il finanziamento verrà tratto dal Fondo per l’emergenza del Mibact di 245 milioni, in virtù dell’ingente danno per la mancata realizzazione del Festival di quest’anno e delle specificità che rendono Fondazione Arena diversa e unica rispetto a tutte le altre fondazioni lirico sinfoniche italiane.
L’Arena ha già presentato per un progetto innovativo, in grado di garantire tutte le misure di sicurezza, sia per il pubblico che per gli artisti, con 3000 spettatori a sera. Inoltre ha messo in calendario serate-evento a partire da agosto, con il palco posizionato al centro della platea e il pubblico distribuito esclusivamente sugli spalti, con norme anti assembramento e specifiche vie di afflusso e deflusso.
Tra le altre misure stabilite dal dl Rilancio in merito alla riapertura di cinema e teatri, prevista per giorno 15 giugno, vi è l’obbligo della distanza di almeno un metro sia per il personale che per gli spettatori, misurazione della temperatura corporea, a pubblico, artisti, maestranze e a ogni altro lavoratore presente nel luogo in cui si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi. E ancora, la garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari, vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche.