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HomePolitica Fase 2 e scuole, maturità in presenza. L’università rischia crollo iscrizioni

Dpcm, Fase 2 e l'istruzione
Sì alla maturità in presenza
L'allarme delle Università

Azzolina: "Ok del comitato scientifico"

Gli atenei a rischio crollo iscrizioni

di Francesco Muccino27 Aprile 2020
27 Aprile 2020

Italian Education Minister Lucia Azzolina during a press conference about Italy's coronavirus emergency situation at Chigi palace, Rome, 04 March 2020. The government has decided to close schools and universities until mid-March to reduce the risk of contagion of the coronavirus. ANSA/ANGELO CARCONI

Le scuole riapriranno a settembre. Durante l’esposizione ieri sera dei piani per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, il premier Giuseppe Conte annuncia che gli istituti scolastici resteranno chiusi, confermando quanto aveva anticipato in un’intervista a Repubblica: “Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole”.

Ma, almeno per quanto riguarda la maturità, gli esami potrebbero svolgersi in presenza. Lo conferma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un post su Facebook: “Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera”. Azzolina assicura che il Governo non trascurerà la scuola e che, a tal proposito, per il prossimo anno scolastico c’è la prospettiva di assumere “più docenti possibili, a partire dai precari”.

Negli atenei italiani invece la didattica a distanza proseguirà almeno fino a luglio. In un’intervista a La Stampa il ministro dell’Università Gaetano Manfredi manifesta preoccupazione “per le ricadute che la crisi economica potrebbe avere sulle iscrizioni all’università”. Il rischio è quello di un calo delle iscrizioni fino al 20%, come accadde in seguito alla crisi economica del 2008. Per questo si sta pensando a “misure di sostegno economico per gli studenti”, come ampliare la “no tax area”, esonerando molte più famiglie dal pagamento delle tasse universitarie.

Il ministro dell’Università  e della Ricerca Gaetano Manfredi.
ANSA/CROCCHIONI

Dal 4 maggio intanto ripartiranno “le attività di ricerca negli atenei e negli enti pubblici”, mentre “per esami, lauree, esercitazioni, lasceremo agli atenei di prevedere la presenza fisica dello studente”, rispettando ovviamente le norme di sicurezza. Manfredi conferma infine l’obiettivo di “ritornare progressivamente alle lezioni in aula”, se le condizioni lo permetteranno.

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