Ancora vino contraffatto. Cinque persone sono finite agli arresti nel corso di un’operazione dei Carabinieri nell’Oltrepò pavese. Secondo le accuse, gli arrestati avrebbero spacciato per Doc (Denominazione di origine controllata) e Igt (Indicazione geografica tipica) vini realizzati con uve non certificate come biologiche o addizionati con aromi o anidride carbonica.
I provvedimenti emessi dalla Procura riguardano titolari di aziende vinicole e cantine sociali, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazione di origine di prodotti alimentari. Al centro dell’indagine ci sono i vertici di una cantina oltrepadana che, secondo l’accusa, con la complicità di enologi di fiducia, avrebbero messo in commercio vino contraffatto per quantità, qualità e origine attraverso un sofisticato sistema di alterazione. Perquisizioni sono in corso in queste ore in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige.