Il nuovo piano pullman è un flop. Entrato in vigore il 7 aprile 2014, il regolamento stabilito dal Campidoglio non ha portato i benefici sperati e qualcosa andrà sicuramente rivista per evitare il pericolo di anarchia totale.
L’accesso all’area vaticana. “Stop al caos a San Pietro” era uno dei nodi salienti del piano, e invece l’area vaticana è la zona nella quale si verificano più problemi. Le nuove regole hanno amplificato il caos con centinaia di pullman che girano a vuoto. La colpa, però, non è soltanto del piano pullman ma anche dei conducenti che escono e rientrano nei parcheggi per non pagare il sovrapprezzo o che utilizzano le soste da 15 minuti per appostarsi ore, in attesa che la comitiva finisca il tour dei monumenti. Il risultato è l’aumento del traffico e dell’inquinamento. Anche la decisione di dirottare i pullman verso il nuovo Terminal Parking Gianicolo non si è rivelata una scelta vincente. I bus fanno lunghissime file per accedere al parcheggio con code che raggiungono il Lungotevere.
“Questa città è pericolosa”. Sono queste le parole di Andy Murray, tennista scozzese numero 8 del mondo, che in occasione degli internazionali di tennis del Foro Italico ha potuto constatare quanto sia paralizzato il traffico nella capitale. L’evento sportivo tenutosi settimana scorsa ha messo in risalto tutti i limiti della viabilità romana: parcheggi impossibili, automobilisti stressati e lunghe code di veicoli fermi per ore. Anche Roger Federer, tennista svizzero, abituato nella sua tranquilla Zurigo ha definito il traffico romano “rude, duro e pericoloso”.
Il nuovo piano pullman sarà sperimentale fino a ottobre 2014, in questo lasso di tempo saranno necessarie delle modifiche prima di poter approvare definitivamente il nuovo regolamento.
Alberto Gentile