Facevano prostituire la figlia di nove anni. Con l’accusa di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile sono stati arrestati dai carabinieri quattro persone, per le quali al momento il gip ha disposto gli arresti domiciliari: il padre e la madre della piccola vittima e due uomini con i quali la bambina avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento.
I fatti si sono svolti in un paese del palermitano. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Partinico, hanno preso avvio nell’estate 2017 a seguito della denuncia di un uomo, che avrebbe visto, in aperta campagna, la bambina appartarsi con uno dei due indagati e compiere per due volte atti sessuali. Secondo i racconti del testimone, alla scena avrebbe assistito il padre della ragazzina. Le forze dell’ordine, nel corso della loro inchiesta, avrebbero raccolto diversi elementi probatori che confermavano il fatto che i due uomini avrebbero compiuto più volte atti sessuali a pagamento con la vittima.
Dalle indagini è emerso che anche la madre organizzava gli appuntamenti, incassando cifre comprese tra i 5 e i 25 euro e partecipando in alcuni casi lei stessa ai rapporti sessuali in presenza della bambina. Il padre invece, pur essendo a conoscenza degli abusi, non sarebbe mai intervenuto, e per questo è stato sottoposto anch’egli agli arresti domiciliari. Gli incontri si svolgevano nell’abitazione della famiglia oppure in aperta campagna.
La minore, ascoltata con l’aiuto di esperti di psicologia infantile, avrebbe confermato le parole del testimone, raccontando agli investigatori, che sarebbero rimasti sconvolti dalle sue dichiarazioni, l’inferno vissuto per lunghi mesi nella sua famiglia. La piccola, che è stata allontanata dalla casa dei genitori e affidata per ora a una casa-famiglia, avrebbe detto che per ogni prestazione sessuale veniva pagata 25 euro.