“Andrò in carcere ma sono innocente. Non voglio fare paragoni ma anche Tortora venne condannato a 10 anni”. Così il generale Niccolò Pollari, all’indomani di una sentenza-shock: non era mai accaduto che un ex capo dei servizi segreti italiani venisse condannato a dieci anni di reclusione.
L’intervista a Pollari. Oggi, dalle colonne del quotidianoLa Stampa, si difende: “Se si pensa che io menta, lo si chieda al presidente del Consiglio. Ho chiesto di essere sciolto dal Segreto di Stato e se il governo mi avesse autorizzato, in tre minuti sarei uscito dal processo”. Pollari continua a sostenere di avere le prove della sua innocenza, parla di mezzi audiovisivi che però, a causa del Segreto di Stato, non è autorizzato a mostrare. “Non pretendo di essere creduto per fede ma almeno datemi una chance per difendermi. Da cittadino, vorrei godere dei diritti civili come tutti gli altri”.
Il sequestro del 2003. L’ex capo del Sismi è stato ritenuto responsabile, dalla Corte d’Appello di Milano, del sequestro di Abu Omar. Era il febbraio del 2003 quando l’imam milanese, sospettato di appartenere ad Al Qaeda, fu prelevato dalla Cia nella periferia di Milano, torturato e sbattuto in un carcere egiziano per anni. La sentenza della Corte d’Appello non lascia scampo ai vertici dei servizi segreti italiani: sono stati complici del sequestro.
La sentenza. Nove anni anche a Marco Mancini, ex capo dell’anti terrorismo e numero due del Sismi, e sei anni per i tre agenti Raffaele Di Troia, Luciano Gregorio e Giuseppe Ciorra. I giudici di Milano hanno anche stabilito un risarcimento a titolo provvisionale a favore dell’ex imam di un milione di euro, più 500mila euro per la moglie.
I difensori degli imputati, uscendo ieri dall’aula, erano sconcertati per la sentenza che ha ribaltato i due precedenti giudizi di primo e secondo grado. “Il generale è stato condannato nonostante il segreto di Stato opposto da tre diversi governi – ha dichiarato l’avvocato Titta Madia, il legale di Pollari – un segreto di Stato che tra l’altro gli ha impedito di difendersi nel merito”.
Tempi bui per i nostri servizi segreti che collaborarono con quelli americani dopo l’11 settembre, nella guerra contro il terrorismo islamico: il 1°febbraio scorso, semprela Cortedi Milano, aveva condannato a sette anni anche l’ex capo della Cia in Italia, Jeff Castelli, assieme ad altri 23 agenti.
Il commento di Berlusconi. Questa mattina, presente negli studi della trasmissione “Mattino5”, Silvio Berlusconi ha commentato la vicenda giudiziaria di Pollari, definendo la condanna del generale allarmante. Il leader del Pdl non ha mancato l’occasione per sferrare un attacco contro la magistratura: “Questa condanna sancisce che l’Italia non possa avere un servizio segreto che difenda i nostri interessi nazionali perché la sua azione è soggetta alla interpretazione arbitraria di alcuni magistrati”.
Giulia Di Stefano
