Ieri a Berlino il colloquio con la cancelliera Angela Merkel, oggi a Parigi per incontrare il premier francese Emmanuel Macron. Settimana ricca di impegni per il giovane cancelliere austriaco Sebastian Kurz sul tema migranti, in vista del vertice straordinario di mercoledì e giovedì prossimi a Salisburgo.
Già ieri a Berlino, Kurz e la cancelliera si sono mostrati favorevoli alla proposta del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di rafforzare le operazioni di Frontex, l’agenzia europea che controlla i confini territoriali e marittimi nell’Unione.
“L’obiettivo – ha sottolineato Kurz – è quello di non fare neanche partire le navi”, ribadendo la necessità di “portare a termine la svolta nella politica migratoria, con un ampliamento delle attività che non deve avvenire chissà quando, ma entro il 2020”.
I due capi di governo hanno poi annunciato il loro impegno per migliorare la collaborazione con l’Africa. Kurz ha fatto sapere che a dicembre a Vien a ospiterà un vertice Ue-Africa, organizzato con l’obiettivo di rafforzare i legami economici con il continente, aumentando gli investimenti e gli aiuti nei Paesi africani.
Nel frattempo, sul tema migranti, l’Europa continua a subire duri colpi. Non è passato inosservato infatti, l’attacco del ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn a Matteo Salvini. Nel corso dell’incontro a Vienna Asselborn ha accusato il premier italiano di usare sulla questione migranti “metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta”. Posizione non smentita poi in un’intervista rilasciata a La Repubblica, dove ha ribadito l’idea che serve “un fronte unico” alle europee di maggio 2019, per contrastare le crescenti spinte populiste. Secca ed immediata la risposta del ministro dell’Interno italiano, che ha detto: “È un’ignorante, nessun fascismo, solo rispetto delle regole.