ROMA – L’andata dei sedicesimi di finale di Europa League si è conclusa non senza polemiche arbitrali. La Roma torna da Porto con un pareggio, tra soddisfazione e rimpianti per le occasioni sprecate e per il rosso a Cristante nella ripresa.
Le controversie arbitrali, che hanno infuocato la scorsa giornata di Serie A, hanno caratterizzato anche il turno europeo infrasettimanale. Dopo il rigore dubbio che ha condannato l’Atalanta alla sconfitta in Champions League e scatenato le polemiche di Gasperini contro la terna arbitrale, ieri il tecnico giallorosso è tornato ad attaccare il direttore di gara.
Ranieri, nel post partita, ha mandato duro messaggio al designatore arbitrale Roberto Rosetti: “Avevamo chiesto il cambio sul gol del Porto e l’arbitro lo sapeva”, ha detto il tecnico. Come fa Rosetti “a mandare un arbitro che penalizza sempre le squadre fuori casa. Con lui le squadre in trasferta hanno ottenuto al massimo un pareggio. Ma queste cose le sa?”, ha domandato Ranieri, riferendosi al tedesco Tobias Stieler, che ha arbitrato la partita del Dragao.
Il tecnico giallorosso, senza freni, ha insistito nell’attacco al direttore di gara: “Prometteva e dava cartellini a caso. Ci sono 8 ammoniti e un rosso da parte nostra”. L’allenatore ha poi spegato perché ha mandato i suoi giocatori negli spogliatoi subito dopo il fischio finale: “Non volevo che i miei giocatori salutassero l’arbitro, non lo meritava. In campo internazionale non si può vedere una cosa del genere!”.
