Non sarà un’ordinanza del sindaco a imporre la chiusura del “tridente”, cuore del centro storico di Roma, ma come dichiarato dallo stesso Marino la pedonalizzazione avverrà “attraverso un piano condiviso con residenti, con i commercianti, con i fornitori dei negozi”. La richiesta di chiusura era infatti arrivata al sindaco di Roma proprio da questi ultimi che nell’agosto scorso, con una lettera aperta, avevano esortato il primo cittadino a procedere alla pedonalizzazione della zona. L’inizio dei lavori è fissato per il 14 luglio con la speranza di finire entro il 2014. L’obiettivo è quello della pedonalizzazione di piazza di Spagna, della semipedonalizzazione di via del Babuino e della riduzione delle aree predisposte alla sosta dei veicoli in tutto il centro storico. Verranno installati, per controllare gli accessi alle nuove aree pedonali, quattro nuovi varchi, tre telecamere e 30 dissuasori mobili. L’intervento prevede inoltre l’allargamento dei marciapiedi, realizzati con lastre di basalto, la creazione di sei stalli per carico e scarico merci e cinque nuovi posti per disabili. Per quanto riguarda via di Ripetta, il transito e la sosta saranno concessi solo ai residenti.
I lavori verranno avviati dal sindaco con la consapevolezza che a differenza di via dei Fori, dove vi sono poche abitazioni ed esercizi commerciali, l’area del tridente è una delle zone a più alta densità commerciale della città. Proprio come avvenne per piazza del Popolo, ricorda Ignazio Marino, “quando fu finalmente pedonalizzata ci furono dibattiti accesi, polemiche, conflitti. Alcuni dicevano che i bar avrebbero chiuso, che i commercianti sarebbero rimasti a secco di clienti. Poi tutti hanno capito che era stata un’ottima decisione e che la qualità della vita era migliorata”.
Cecilia Greco