Che era un’estate atipica lo si era già intuito dal maltempo che, salvo fortunate eccezioni, ha colpito i litorali italiani senza tregua e che ha spinto gli albergatori a chiedere al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini una proroga delle vacanze estive. Non ci si aspettava però che a popolare i mari nostrani tornassero gli squali. Poco importa se gli esemplari avvistati appartengano a razze innocue e che soprattutto non abbiano mai manifestato comportamenti aggressivi, dopo il primo avvistamento sui social, sulle spiagge è stato subito allarme. Il primo pescecane era stato visto i primi di agosto a Badesi, in Sardegna, poi altri due esemplari, probabilmente delle “verdesche”, avevano fatto capolino sulle spiagge di Ostia tra l’11 il 12 e il 17 agosto. A giugno scorso inoltre, uno squalo di quattro quintali e tre metri di lunghezza era stato trovato morto nelle acque dell’isola del Giglio. Sempre a giugno un “mako” era stato pescato e liberato, nel tratto di mare compreso tra Ostia e Fiumicino.
A rendere ancora più preoccupanti i bagnanti, gli anomali, seppur brevi, avvicinamenti alla riva che hanno permesso però di immortalare gli esemplari con gli immancabili smartphone.
Le sorprese che riservano i nostri mari però non finiscono qui. Secondo la Fondazione Cetacea, che ha come scopo la tutela dell’ecosistema marino, è stato avvistato nelle acque intorno a Rimini un rarissimo esemplare di delfino albino. In tutto il mondo secondo gli esperti ci sono stati solo venti avvistamenti e per tutelare la tranquillità dell’animale, il ritrovamento risalente a maggio scorso, è stato reso noto solo pochi giorni fa.
“Sapevamo della probabile esistenza di un delfino bianco – ha dichiarato Sauro Pari della Fondazione Cetacea – ce lo avevano raccontato pescatori e diportisti, ma non era mai stato fotografato. Poi durante un’uscita l’abbiamo avvistato e immortalato. E così il delfino bianco non è più una leggenda da pescatori”.
In ogni caso, tra Facebook e Twitter, il vero protagonista dell’estate è stato “l’allarme squalo”, anche se come chiariscono gli esperti “gli esemplari ci sono sempre stati”.
Cecilia Greco