ROMA – Fatti gli azzurrini, bisogna fare la Nazionale. Del futuro. Dopo anni di penuria, soprattutto in attacco, l’Italia del pallone finalmente può guardare in avanti con ottimismo. Il commissario tecnico Luciano Spalletti può adesso contare su nomi nuovi per aumentare le scelte. Da Esposito a Casadei, passando per Piccoli, scopriamo chi sono i nuovi talenti.
Esposito brilla: è il miglior marcatore dell’Empoli
Era il 21 dicembre quando Sebastiano Esposito, all’età di 17 anni e 5 mesi, diventava il giocatore più giovane ad aver segnato a San Siro con la maglia dell’Inter, grazie al rigore regalato dal compagno Romelu Lukaku.
Da lì una serie di prestiti – tra Serie B, Svizzera e Belgio – in cui non raggiunge mai la doppia cifra di gol in stagione. Quest’anno, tra campionato e Coppa Italia, è a 10 reti in 19 presenze. Di lui Spalletti ha detto che “vede al di là di quello che per gli altri è un muro”. Non è un centravanti tipico, viene spesso a prendere palla nella propria metà campo come regista offensivo. Il suo partner ideale? Roberto Piccoli da Bergamo, classe 2001. Cresciuto nelle giovanili della Dea, dopo anni tra alti e bassi finalmente sta trovando continuità. Centravanti forte fisicamente, si ispira a Mandzukic e a Zapata e per caratteristiche è paragonato a Christian Vieri. Intanto è a 9 reti stagionali con il Cagliari.
Casadei dall’Inter al Chelsea, ora incanta il Torino
Il ritorno in patria di Cesare Casadei, acquistato dal Torino nel mercato di gennaio dal Chelsea per 13 milioni più 2 di bonus, ha stuzzicato le idee del ct, che lo vede come mezzala di quantità e qualità, come fa da capitano nella nazionale under 21. Spalletti lo ha visto spesso dal vivo, come nel caso di Giovanni Fabbian del Bologna, mezzala di inserimento che all’occorrenza fa il trequartista.
Affari di famiglia, stupisce anche l’altro Esposito
Chissà se crescendo in casa con due fratelli calciatori, uno centrocampista e l’altro attaccante, Francesco Pio Esposito non sia riuscito a prendere il meglio di ognuno e diventare il più bravo. Intanto è il capocannoniere del campionato di B: 14 reti in 24 presenze per un classe 2005 alla seconda stagione da professionista. Non male. Il più piccolo della famiglia Esposito – il fratello più grande è Salvatore, centrocampista del 2000 suo compagno di squadra e Nazionale nel 2022 con Roberto Mancini – poteva essere già nel massimo campionato ma d’estate ha preferito ritornare in prestito allo Spezia dall’Inter.
Che segue, come Spalletti, con attenzione la sua crescita. La Serie B pullula di attaccanti prolifici: dopo Esposito c’è Cristian Shpendi. Due anni fa faceva la riserva del fratello Stiven, che sembrava destinato a un futuro radioso. Anni un po’ difficili a Empoli mentre il fratello gemello guadagnava la titolarità a Cesena. 20 reti l’anno scorso, 10 quest’anno in B e le porte della Nazionale che potrebbero aprirsi. Da capire quali: l’Albania è la terra dei genitori ma ha sempre vissuto in Italia.
Una Nazionale di esordienti
I dati dicono che gli stranieri in Serie A sono il 67,5% del totale, i risultati dicono che c’è sempre più scelta per l’allenatore di Certaldo. Da una parte giovani in rampa di lancio che non pensavano all’esordio, dall’altro giovani che lo aspettano oramai da tempo. In porta – dietro Donnarumma, Vicario e Meret – scalpitano Carnesecchi e Di Gregorio, ma attenzione a Caprile. In difesa Okoli al Leicester sta diventando sempre più continuo e reclama spazio in Nazionale, come il milanista Gabbia, il fiorentino Comuzzo e lo juventino Savona. A centrocampo la Nazionale è ben messa ma finalmente c’è più scelta in attacco. Non dimenticando che il capocannoniere della Serie A è l’italiano Mateo Retegui, seguito da Moise Kean.