L’esercito scende in strada contro il coronavirus. È l’ipotesi che il governo starebbe studiando in queste ore per fronteggiare l’emergenza sanitaria. L’obiettivo è quello di limitare il contagio imitando il modello spagnolo, dove i militari sono stabilmente presenti in sette città della penisola iberica. Controlli chiesti anche dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che chiede il “ricorso ai militari per fronteggiare l’inosservanza delle norme di prevenzione”.
Un altro possibile settore di intervento potrebbe essere quello dell’attività all’aria aperta. Lo ha annunciato al Tg1 il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ha ribadito agli italiani l’appello di rimanere a casa: “Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto”.
La decisione del governo sarebbe sulla falsariga di quella presa dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Campania in merito all’istanza di Vincenzo de Luca, presidente della stessa Regione. Il governatore aveva vietato lo svolgimento dell’attività all’aria aperta nel territorio regionale, ritenendola non compatibile con le esigenze sanitarie. Nonostante l’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza il tribunale ha accolto la richiesta di De Luca, sospendendo di fatto ogni forma di jogging.
Ci saranno nuove limitazioni anche nel settore della mobilità. La ministra dei trasporti Paola De Micheli ha già firmato il decreto per ridurre i trasporti ferroviari e marittimi in tutta Italia, in particolare verso la Sicilia e la Sardegna. Il provvedimento non coinvolge le merci. Si studiano altre limitazioni in settori fin qui soltanto lambiti dalle restrizioni. Potrebbero essere coinvolti supermercati, uffici comunali, banche, poste e bar nelle stazioni di servizio, con possibili cambiamenti degli orari e della gestione del personale.