ROMA – Fuoco incrociato tra Fratelli d’Italia e Lega sul nodo dell’esenzione dell’Irpef per gli agricoltori. Frecciate e polemiche tra i gruppi parlamentari di maggioranza da cui trapela, secondo i meloniani, una strategia di rincorsa al consenso per le elezioni europee. In altre parole, una gara nel tentativo di mettere la propria bandiera sulla protesta degli agricoltori che infiamma in tutta Italia. In prima fila c’è proprio il leader del Carroccio, Matteo Salvini, che in Abruzzo si dedica a un bagno di folla tra i manifestanti. Ma il nodo, comunque, rimane in Parlamento.
Questa sera a L’Aquila insieme al popolo dei trattori.
Voglio ringraziare tutti gli agricoltori perché in queste settimane, con civiltà, stanno costringendo Bruxelles a importanti passi indietro, riportando al centro della politica europea il diritto al lavoro e il diritto alla… pic.twitter.com/pm5YwrTWoz— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 8, 2024
Esenzione dell’Irpef, la tensione Lega e Fdi in Parlamento
I primi malumori nascono dal capogruppo dei leghisti alla Camera, Riccardo Molinari, che definisce la proposta di Fratelli d’Italia volta a cancellare l’Irpef agricola “un errore”. Tommaso Foti, capo dei parlamentari di FdI, coglie la palla al balzo ricordando che la decisione era già prevista dalla legge di bilancio e che, allora, nessuno aveva alzato un dito per fare opposizione. Anzi, ricordano dalle opposizioni, allora la maggioranza non faceva che definirsi “compatta”. E gli occhi dei fedelissimi di Lega e FdI, da Montecitorio, adesso guardano verso Palazzo Chigi, dove a giudizio vengono chiamati il meloniano Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, e dall’altro lato il leghista Giancarlo Giorgetti, responsabile del Tesoro.
La difesa dalle polemiche di Lollobrigida e Giorgetti
Lollobrigida per primo alza gli scudi, affermando che, per il governo, la scelta è “prima i deboli”. Il ministro si smarca dalle polemiche e puntualizza di avere incontrato più volte gli agricoltori in rivolta. Ma la soluzione sembra lontana dal vedere la fine. E tra l’esecutivo si mormora che non è nemmeno chiara la “piattaforma di rivendicazioni” da cui iniziare a discutere.
Giancarlo Giorgetti, sotto le pressioni di FdI, assicura che un intervento “per gli imprenditori agricoli che necessitano un effettivo sostegno è in valutazione.” Ora però si cercano almeno 125 milioni di euro per coprire questa misura, che dovrebbe diventare un emendamento al decreto Milleproroghe.
Tra gli emendamenti, è approdato in Commissione alla Camera anche un altro emendamento di FdI, che posticiperebbe di sei mesi l’obbligo di assicurazione per trattori e altri mezzi agricoli.