Una vita da ribelle, un classico esempio di genio e sregolatezza, non può essere che Eric Cantona. L’ex stella del Manchester United, nei giorni scorsi è stato arrestato a Londra per aver aggredito un uomo durante una rissa scoppiata in una delle zone più eleganti della capitale britannica: Primrose Hill. L’ex Red Devils è stato portato dagli agenti alla stazione di polizia ed è stato, in seguito, rilasciato su cauzione. La vittima non ha avuto necessità di cure mediche e ancora non è chiaro se sporgerà denuncia. Cantona, al 13esimo posto nella lista dei 50 giocatori più cattivi di sempre, redatta dalla rivista francese France Football, non è la prima volta che viene accusato di aggressione. Il famoso precedente risale al 1995, il francese dopo essere stato espulso, durante una partita tra Manchester United e Crystal Palace, ha rifilato un calcio a un tifoso della squadra avversaria. Condannato a due settimane di prigione ha ricevuto una riduzione della pena a 120 ore di servizi sociali, decidendo poi di ritirarsi dal calcio due anni dopo.
Un episodio analogo ha avuto come protagonista Nicklas Bendtner, attaccante dell’Arsenal. Nei giorni scorsi aveva dichiarato: “Non sono uno psicopatico interessato solo a divertirsi ma un serio professionista”, la smentita non si è fatta attendere. Qualche giorno dopo, il danese, è volato in Danimarca per rispondere alla convocazione della nazionale e ha deciso di concedersi una serata con gli amici dedicata all’alcol. Dopo la serata l’attaccante dei Gunners, ubriaco, ha minacciato un tassista prima di slacciarsi i pantaloni. “Bendtner è andato fuori di testa. Mi ha urlato che se non fosse stato così famoso mi avrebbe fatto a pezzi” ha dichiarato il tassista, “una volta in strada si è slacciato i pantaloni e ha cominciato a strusciarsi contro il finestrino” ha aggiunto. L’episodio si è concluso, fortunatamente, quando il tassista ha deciso di chiamare la polizia.
Alberto Gentile
