ROMA – Roberto Zannotti è professore associato di diritto penale all’Università Lumsa di Roma. Autore di molti articoli e saggi, è stato intervistato da Lumsanews in merito all’ergastolo ostativo, un tema che anche in seguito all’arresto di Matteo Messina Denaro è tornato a essere in primo piano nello scenario politico italiano.
Secondo lei l’ergastolo ostativo è costituzionalmente legittimo?
“No, contrasta certamente con il dettato dell’articolo 27 della Costituzione che prevede che le pene “non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”.
Quale potrebbe essere una possibile soluzione?
“Ritengo che sia possibile applicarlo, ma solo per un periodo di tempo limitato. Questo tipo di scelta sarebbe più in linea con la Carta costituzionale”.
Considera che ci siano state falle nel sistema giudiziario riguardo l’applicazione di questo tipo di pena?
“Purtroppo sì. Negli ultimi anni c’è stato un uso esagerato dell’ergastolo ostativo che è stato esteso anche ad altri reati, sollevando non poche discussioni a riguardo”.
Mercoledì 25 gennaio i giudici della Cassazione si riuniranno per discutere sull’ergastolo ostativo.
“È legittimo discutere su questa nuova versione dell’ergastolo ostativo e interrogarsi se sia conforme o meno ai principi della Costituzione. Secondo me si erano espressi in maniera corretta quando ancora la disciplina impediva ogni tipo di beneficio penitenziario. A seguito della pronuncia della prima sezione penale della Cassazione verrà deciso se rinviare gli atti alla Corte Costituzionale per una decisione finale”.
Nella foto in alto, Roberto Zannotti