ROMA – Una nuova pagina del contenzioso legata all’eredità Agnelli potrebbe essere stata appena scritta. La procura di Torino, infatti, ha attivato degli accertamenti su ipotesi di violazioni fiscali dopo la segnalazione di Margherita Agnelli, figlia dell’avvocato Giovanni. Per il momento sembrano essere tre le persone iscritte nel registro degli indagati. Secondo quanto si apprende da fonti informate si tratta di Gianluca Ferrero, commercialista torinese, Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera, e di John Elkann, figlio di Margherita Agnelli e attuale presidente, tra le altre, della società Stellantis.
Al centro delle indagini della procura le fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia di imprenditori. In particolare Elkann deve riprendere una causa civile che vede la madre Margherita come “attore” e i suoi tre figli, sul versante opposto, come “parte resistente”. L’ennesima vicenda legata indirettamente alla querelle relativa all’eredità familiare dell’impero Agnelli, iniziate nel 2019. Questa volta però la questione verte sul trattamento fiscale del pagamento vitalizio che Margherita Agnelli versava alla madre, Marella, in virtù di accordi presi nel 2004. I fatti risalirebbero al 2 marzo di quell’anno: dodici mesi dopo la morte del patriarca, Margherita Agnelli stipulò a Ginevra con la madre, Marella Caracciolo, un accordo transattivo con il quale – in cambio della rinuncia alle partecipazioni nelle società di famiglia (Dicembre compresa, di cui cedette le quote a Marella) – ottenne il conferimento di beni per l’equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro.
Un’intesa di cui non riconobbe poi la validità, ritenendosi vittima di un “complotto” ordito ai suoi danni: una tesi che però non ha mai convinto la magistratura. Alla morte di Marella Caracciolo, avvenuta nel 2019, la donna indicò come eredi John, Lapo e Ginevra Elkann. Una esclusione dalla successione ritenuta ingiusta da Agnelli che ha quindi impugnato il testamento.