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Erdogan è arrivato a Roma
accolto da proteste e sit-in
Oggi l'incontro con il Papa

Salvini e Meloni:"No alla Turchia in UE"

Polemiche anche dalla magistratura

di Luisa Urbani05 Febbraio 2018
05 Febbraio 2018

Una Roma blindata quella che ha accolto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, arrivato domenica sera nella capitale.

Il leader di Ankara questa mattina è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco.  Si tratta della prima visita di un presidente turco in Vaticano dopo 59 anni. Tra i temi all’ordine del giorno lo status di Gerusalemme, l’offensiva militare contro i curdi e i nodi della presenza cristiana in Anatolia.

E mentre il leader turco è in Vaticano, gli attivisti della Rete Kurdistan si sono dati appuntamento ai Giardini di Castel Sant’Angelo per un sit-in che durerà dalle 11 alle 14. Ma non saranno i soli a riunirsi per protestare contro la visita del presidente turco. Anche i centri sociali romani hanno condiviso l’evento, promettendo partecipazione di massa.

Quella  di Erdogan, infatti, è una visita che suscita reazioni contrastanti e non poche proteste. Polemiche che arrivano anche dal mondo politico.

La visita del leader turco attira soprattutto le critiche del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. “Mi vergogno che l’Italia ospiti il rappresentante di un regime estremista sanguinario, di un Paese islamico dove la religione comanda sulla legge. La Turchia nell’Unione Europea sarebbe il disastro. Vorrei vedere come voteranno i partiti la nostra mozione contro l’ingresso della Turchia” ha commentato.

Sull’ipotetico ingresso della Turchia nell’Unione è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Facebook : “No alla Turchia in Europa. No all’islamizzazione dell’Europa: consegniamo noi al presidente turco Erdogan questo messaggio del popolo italiano, visto che il Governo di sinistra non lo farà”.

Ma non è solo il centrodestra a commentare l’arrivo del presidente turco. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, chiede all’Italia di avere “la schiena dritta” di fronte a chi rappresenta un “regime sanguinario e spietato” e critica l’annunciata mancanza della rituale conferenza stampa.

Anche la magistratura e il mondo della comunicazione pongono particolare attenzione sull’arrivo del leader turco. L’Associazione nazionale magistrati e la Federazione della stampa hanno inviato una lettera a Sergio Mattarella perché “venga posta attenzione alla questione dei diritti umani violati” in Turchia. Oggi pomeriggio, infatti, Erdogan incontrerà il presidente della Repubblica . È previsto poi anche un appuntamento ed il premier Paolo Gentiloni.

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