Non si arresta l’epidemia di legionella in provincia di Brescia. Secondo quanto riferito dall’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera, i casi accertati sono 12, e ci sarebbe anche il primo morto. Le persone attualmente ricoverate in ospedale sarebbero 196. Settanta i comuni interessati, non solo nel bresciano ma anche nella zona di Pavia.
L’ultimo caso riguarda un uomo di 29 anni, bresciano, in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del San Gerardo di Monza e attaccato alla macchina “Ecmo” per la pulizia del sangue dopo aver contratto il virus. Le sue condizioni, a detta dei medici, sono gravi ma stabili.
Finora la maggior parte dei casi di legionella ha riguardato persone anziane. In questo caso si tratta invece di un giovane che proprio per la sua età ha maggiori possibilità di guarire. Non sembra prevista al momento la chiusura delle scuole per fermare l’epidemia. “La legionella non si propaga bevendo acqua o per contagio tra le persone – ha spiegato Gallera – non c’è nessun motivo per chiudere le scuole”.