ROMA – Continuano gli sforzi del governo Meloni di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia. La premier partirà infatti sabato 28 gennaio per la Libia con l’obbiettivo di aumentare le importazioni di petrolio e gas dal Paese nordafricano. Ad accompagnarla ci sarà anche l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. L’Ad dell’azienda fondata da Enrico Mattei vorrebbe portare a casa un accordo con Noc, la National Oil Corporation, controllata dal Governo di unità nazionale libico.
Benché i rapporti commerciali tra i due Stati siano già importanti, la portata di questa collaborazione è notevole. Si parla infatti di investimenti fino a otto miliardi di dollari per l’estrazione di Metano e quindi raddoppiare il flusso dai giacimenti libici
L’azienda italiana è la prima major straniera presente nel Paese e l’unica che ha continuato ad essere presente. Solo nel 2021 Eni ha prodotto 24 milioni di barili di petrolio e condensati e 5,6 miliardi di metri cubi di gas, per totali 62 milioni di barili equivalenti.