L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus sta diventando anche un’emergenza economica, con molte famiglie che non riescono neanche a comprare generi alimentari. Per questo il governo ha deciso di correre ai ripari. Con l’ultimo decreto del presidente del Consiglio, annunciato sabato in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, l’esecutivo ha cercato di aiutare concretamente chi è in difficoltà attraverso lo stanziamento di fondi per i Comuni.
L’ordinanza per i Comuni
Ieri Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha firmato l’ordinanza “immediatamente operativa” che stanzia 400 milioni agli ottomila comuni. I fondi serviranno per distribuire aiuti alimentari a chi ne ha più bisogno e saranno divisi in base a due criteri.
Una quota, pari all’80% del totale, ovvero 320 milioni di euro, sarà ripartita tra le amministrazioni in base alla popolazione. I restanti 80 milioni saranno invece distribuiti in base alla differenza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale. In pratica: i comuni in cui la povertà è maggiore avranno a disposizione più fondi, ma nessuno avrà a disposizione meno di 600 euro.
Secondo quanto stabilito dall’ordinanza i sindaci sono autorizzati “all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale”.
La reazione dell’Anci
“I 400 milioni stanziati dal governo non risolvono i problemi del Comuni italiani, ma sono importanti” dice Antonio De Caro, sindaco di Bari e presidenti dell’Anci, in un’intervista al Fatto Quotidiano. “È un fondo di resistenza, ci aiuterà per andare avanti per due o tre settimane”. Il presidente dell’associazione nazionale dei comuni italiani allontana quindi l’ipotesi di rivolte nelle città, riferendosi soprattutto alla città che lui amministra. “A Bari, ma pure nelle altre città, – spiega – il tessuto sociale tiene. Non si muore di fame. Di sicuro è aumentata la domanda di servizi sociali e di genere alimentari”.
Le polemiche
A giudicare i 400 milioni insufficienti non è solo De Caro, ma quasi tutti i sindaci italiani e anche l’opposizione. Il primo ad attaccare il nuovo provvedimento dell’esecutivo è Matteo Salvini che su Facebook scrive: “I 400 milioni di euro annunciati dal governo per aiutare le famiglie tramite i Comuni significano circa 7 euro a testa. Caspita, non sarà un po’ troppo?”, ironizza il leader della Lega.
A fargli eco Giorgia Meloni che esprime solidarietà nei confronti dei sindaci e attacca il presidente del Consiglio: “ha fatto credere agli italiani di aver ricoperto i Comuni di miliardi di euro ma è una bugia colossale”.