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Emergenza Coronavirus
Ursula von der Leyen
chiede scusa all'Italia

"Dobbiamo proteggerci a vicenda"

Europa continente più colpito dal Covid

di Federica Pozzi16 Aprile 2020
16 Aprile 2020

epa08365613 EU Commission President Ursula Von der Leyen speaks during a one day plenary session of European Parliament in Brussels, Belgium, 16 April 2020. Due to the coronavirus pandemic the plenary session is reduced to one day and mainly video conferenced. EPA/OLIVIER HOSLET

Anche se in ritardo arriva la solidarietà dell’Europa all’Italia per l’emergenza Coronavirus. È di questa mattina l’intervento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo, la quale ha affermato che “è vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda”.

L’Europa, con oltre un milione di casi di Coronavirus, pari a poco più della metà del numero mondiale dei contagi, è il continente più colpito dalla pandemia.

Spagna. In Spagna il bilancio dei morti per Coronavirus continua a scendere anche se ad oggi la situazione è comunque drammatica, con un totale di quasi 19 mila vittime. I contagi, invece, sono aumentati nelle ultime ore arrivando oltre i 180 mila.

Germania. La Germania registra oltre 134 mila casi, con quasi 4 mila decessi. Il divieto di contatto è stato prorogato fino al 3 maggio e le scuole riapriranno, progressivamente, a partire dal 4 maggio. È quanto deciso nella conferenza fra Stato e Länder che si è tenuta ieri. A ritornare fra i banchi saranno prima i ragazzi delle scuole superiori, che devono affrontare gli esami di fine anno, e gli alunni delle classi di fine ciclo delle elementari. Da lunedì prossimo, inoltre, i negozi con una superficie fino a 800 metri quadrati potranno riaprire. Verranno però prolungati per altri venti giorni i controlli alle frontiere verso Austria, Svizzera, Francia, Lussemburgo e Danimarca, secondo quanto confermato da un portavoce del ministero all’Interno tedesco.

Francia. Il numero dei decessi in Francia per Coronavirus ha superato quota 17 mila compresi i morti nelle case di cura. I morti negli ospedali ieri sono stati 514 mentre negli ospizi 6.624 anziani.

Regno Unito. Il dicastero della sanità ha comunicato un totale di quasi 13 mila vittime in Gran Bretagna. I contagi diagnosticati sfiorano intanto ora quota 100 mila, con una curva in crescita rispetto ai giorni scorsi. Ma ci sarebbero diverse centinaia di decessi che dovranno essere conteggiate, avvenute in case di riposo e fuori dagli ospedali. Si tratta di numeri non ancora conteggiati nelle statistiche ufficiali.

Svezia. Aumentano i decessi anche in Svezia, che arriva a quota 1.203. Un numero nettamente maggiore dei Paesi vicini, probabilmente dovuto, secondo gli esperti, all’approccio morbido del governo di Stoccolma alla pandemia rispetto alle vicine Danimarca e Finlandia. Un gruppo di 22 fra virologi, medici e ricercatori ha criticato l’agenzia per la sanità pubblica del Paese in una lettera aperta sul Dagens Nyheter, uno dei principali quotidiani svedesi. “In Svezia, le persone stanno morendo dieci volte di più che nella vicina Finlandia”, ha scritto il gruppo. “L’approccio deve cambiare radicalmente e rapidamente. Di fronte alla diffusione del virus, è necessario aumentare la distanza sociale”, ha concluso.

Belgio. Il Belgio va verso un prolungamento delle misure restrittive decise dal governo federale il 18 marzo per limitare la pandemia di Covid-19, la cui scadenza è per ora fissata al 19 aprile. Gli esperti e i media danno quasi per scontata la decisione sull’estensione al 3 maggio. Intanto, nel paese si registrano oltre 4 mila decessi.

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