Bisognerà aspettare il ballottaggio del 28 ottobre per sapere chi sarà il nuovo presidente del Brasile.Intanto la Borsa di San Paolo stamane apre in rialzo dopo i risultati del primo turno. Secondo alcuni analisti l’impennata del 5% segnalerebbe l’ottimismo dei mercati per il buon risultato di Aecio Neves (33,6%, Partito della Social Democrazia Brasiliana), che andrà al ballottaggio contro la candidata uscente della sinistra Dilma Rousseff (41,5%, Partito dei Lavoratori). Quest’ultima ha mancato di molto il 50% più uno che le avrebbe consentito di vincere al primo turno, peggiorando la prestazione del Partito dei Lavoratori che nel 2010 aveva ottenuto il 47, 2% dei voti.
Sorpresa in negativo anche per la candidata del Partito Socialista Brasiliano Marina Silva: fino a qualche settimana favorita nei sondaggi alla Rousseff, ha chiuso con il 21,3% sorpassata anche dal candidato del centro-destra. “Dal 2010 il Brasile ha mandato chiari segnali di volere un cambiamento significativo”, ha dichiarato Marina davanti ai risultati, glissando sulla sua debacle.
Il gigante sudamericano è reduce da un quadriennio di forte decelerazione economica. Nel Paese grande 27 volte l’Italia, dove il voto è obbligatorio, si sono pronunciati oltre 142 milioni di aventi diritto. Oltre al premier dovevano essere decisi anche i governatori dei 26 Stati (più il distretto federale dove ha sede la capitale, Brasilia), 513 deputati nazionali, 1.069 deputati federali e 27 senatori.
Il centro destra ha vinto nettamente nel distretto di San Paolo, il più ricco e popoloso della nazione, mentre in quello di Rio de Janero, il secondo per importanza, sarà necessario un ballottaggio per eleggere il governatore.
Sempre da Rio la notizia della clamorosa elezione a senatore di Romario, celebre calciatore della ‘Selecao’ e campione del mondo nel 1994, candidato dai socialisti.
Raffaele Sardella