È il 4 marzo la data che, probabilmente, porterà l’Italia al voto: la nona domenica del 2018 è la data che circola con maggiore insistenza per indire le elezioni. Secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, il premier Paolo Gentiloni non si dimetterà, e rimarrà in carica fino alle urne, mentre le Camere dovrebbero sciogliersi fra Natale e Capodanno.
La scelta, sempre secondo il quotidiano di via Rizzoli, è dettata anche dalla progressiva instabilità politica, che rischia di minare il cammino verso le elezioni dell’attuale esecutivo. L’instabilità politica pone anche dubbi ed incertezze sulla formazione del prossimo governo: per questo è stato deciso che Gentiloni rimarrà in carica.
Addio quasi definitivo quindi alcuni provvedimenti: fra i più rilevanti, si va dal taglio dei vitalizi allo ius soli, fino alla discussione sulla legalizzazione cannabis.