A meno di due mesi dalle elezioni regionali in Sicilia una vera e propria tempesta politico-giudiziaria potrebbe abbattersi sul Movimento 5 Stelle. La quinta sezione civile del Tribunale di Palermo ha infatti sospeso la validità delle cosiddette regionarie del Movimento, elezioni online che avevano incoronato Giancarlo Cancellieri come candidato a governare la Regione.
Il giudice ha accolto in via cautelare il ricorso di Mauro Giuliani, attivista siciliano del M5s, che ha lamentato di essere stato escluso dalla selezione tramite espedienti e senza una reale motivazione. Secondo Giuliani, per potersi candidare lo staff del Movimento gli avrebbe sottoposto un documento definito come codice etico, ma che conterrebbe, in realtà, particolari clausole contrattuali. Documento che il candidato si sarebbe rifiutato di firmare.
L’attivista, che cinque anni fa si era candidato nella lista del Movimento all’Assemblea Regionale Siciliana, oggi risulta il più votato nel collegio di Palermo dopo l’ex senatore 5stelle Francesco Campanella.
Ad ogni modo, per sapere se il provvedimento sarà confermato o revocato, bisognerà attendere il 18 settembre, data in cui il giudice ha rinviato la causa. In caso di conferma, verrà integrato il contraddittorio nei confronti dei candidati classificatisi in posizione utile per entrare in lista.
“Mi auguro che tutto venga chiarito e che Giancarlo Cancelleri possa proseguire regolarmente la sua campagna elettorale: intendiamo vincere sul campo, non certo grazie alla decisione di un Tribunale”, ha detto Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione. “Resta il fatto – aggiunge Micari – che questa notizia deve far riflettere su quanto avviene all’interno del Movimento 5 Stelle: dalla vicenda delle ‘firme false’ a Palermo ai pasticci amministrativi del sindaco Raggi a Roma, al ‘caos’ delle comunarie a Genova, gli esempi di approssimazione e superficialità dei grillini sono davvero troppi”.