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HomePolitica Elezioni, la debacle della sinistra italiana. Un dramma politico tra autocritica e ironia

La debacle della sinistra
Un dramma politico
critiche, ironia e silenzi

Dal Pd a LeU, tutti sotto le aspettative

E sulla Rete la delusione è cocente

di Salvatore Tropea05 Marzo 2018
05 Marzo 2018

Microfoni posizionati in attesa della conferenza stampa del leader del PD Matteo Renzi, Roma, 05 marzo 2018. ANSA/FABIO FRUSTACI

È un dramma politico. Quello che sta vivendo la sinistra italiana – dai moderati alle frange più radicali – nelle ore post voto. Il risultato della coalizione del centrosinistra è stato ampiamente al di sotto delle aspettative, soprattutto per il Pd che è addirittura sceso sotto il 20%, mentre la nuova proposta di Liberi e Uguali capitanata da Pietro Grasso ha superato la soglia del 3% per un soffio, nonostante i sondaggi di due settimane fa la davano molto più in alto. Anche Potere al Popolo, la neonata realtà con leader Viola Carofalo, ha incassato una pesante delusione dopo le illusioni di poter entrare in Parlamento.

Una sinistra non solo spaccata, quindi, come già si apprestava ad avvicinarsi al voto, ma adesso anche politicamente sotto le macerie. Renzi si trova ad affrontare il punto più basso da quando è segretario dei dem, con molti militanti che lo accusano di aver prima portato il Partito al 40,81% delle europee del 2014 e aver finito per dimezzare i consensi. Una rabbia – accompagnata spesso dall’ironia – che corre sui Social, ormai veri protagonisti della campagna elettorale ma anche delle reazioni post voto.

Stefano Fassina di Liberi e Uguali ha parlato di brutta sconfitta su Twitter. Critiche anche dal giornalista Gianni Riotta, che commenta il risultato della sinistra – della quale ormai non resta granché – invitandola a riflettere su come lavorare in futuro sul mondo globale. Ironia invece dal profilo fake e satirico di Gianni Kuperlo (con la K), che scrive: “Finalmente Renzi ha fatto una cosa di sinistra: ha perso le elezioni politiche”.

Più che le dichiarazioni però, a caratterizzare queste ore sono stati i silenzi. Il Partito Democratico è stato latitante per gran parte della notte elettorale con il solo Martina ad ammettere la sconfitta a notte fonda e anche per Liberi e Uguali le prime affermazioni di Grasso sono arrivate soltanto nel “day-after”. Durante la maratona televisiva no-stop di Mentana su La7 la portavoce di Potere al Popolo Viola Carofalo si è detta soddisfatta del 1,6% nonostante le aspirazioni fossero più alte: “continuiamo a bere” ha esclamato la Carofalo prendendo con filosofia il risultato delle urne. C’è poi chi, pur di sinistra, non ha digerito le spaccature intestine, come Vladimir Luxuria che con un tweet ha senza mezzi termini affermato che “una sinistra divisa merita di non vincere”.

Forse la sinistra non è morta – come si potrebbe pensare dopo una debacle simile – ma ha accusato durante il colpo e soltanto gli scenari futuri nel nuovo Parlamento potranno chiarire quale sarà il suo cammino futuro e da dove potrà ripartire.

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