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HomePolitica Elezioni, “interazione per raggiungere gli elettori sui social”. Parla Comunello

“Dialogo e interazione
così sui social i politici
raggiungono gli elettori”

La docente della Lumsa Comunello

spiega le giuste logiche da adottare

di Alessio Foderi11 Febbraio 2018
11 Febbraio 2018

Quanto  sono efficaci le campagne elettorali online dei partiti in questo momento?

“Certamente c’è una grossa adozione dei social, soprattutto di Facebook, da parte di tutte le forze politiche. È importante analizzare che questi strumenti vengono utilizzati in maniera massiccia da quei partiti e quei movimenti che spesso vengono definiti populisti. In questo caso è un tentativo di aggirare le agende mediatiche tradizionali per raggiungere direttamente i potenziali elettori. Non va però dimenticato che i social media retroagiscono sull’agenda dei media generalisti: sempre più spesso vediamo la stampa o la televisione che riprendono tendenze e polemiche partite dagli ambienti dei social.”

Quale logica dovrebbero adottare i partiti nell’utilizzo dei social media?

“I partiti dovrebbero adottare una logica interattiva, evitando di immaginare che i social siano solo un modo più economico per arrivare a grande fasce di utenti. Bisognerebbe cercare il dialogo e l’interazione, ma sempre più spesso sotto i post dei principali esponenti politici si scatenano polemiche che sono tutto tranne che momento di confronto. I toni non sono pacati e i dialoghi sono fra gli utenti con commenti spesso molto schierati.”

E i partiti intervengono per moderare i commenti?

Non sempre. Spesso l’idea è quella di fare il post e lasciare che gli utenti interagiscono.

Di recente Facebook ha cambiato l’algoritmo: questo può influenzare la campagna elettorale online ?

“Il cambiamento dell’algoritmo ha ancora degli effetti graduali in quanto si sta affermando. Nel medio periodo farà sicuramente un danno alla visibilità delle pagine. È altrettanto vero che spesso i partiti fanno ricorso alla sponsorizzazione per cui questa problematica si può aggirare cosi. Altrimenti si mitiga quando i nostri amici commentano o condividono i post di una o dell’altra parte politica.”

Come si spiega che le pagine dei leader siano più seguite rispetto a quelle dei partiti?

“È dovuto al processo di personalizzazione delle campagne elettorali. Si vota la persona più che il partito. Questa personalizzazione va oltre i social e si nota anche a livello delle istituzioni. Molti comuni italiani piccolissimi hanno dei social media che corrispondono al profilo del sindaco. Nelle piccole realtà accade addirittura che i social media si spengono dopo la campagna elettorale come se si smettesse di investire nel dialogo digitale con i cittadini. Può avvenire anche l’inverso: si utilizza la pagina privata per fare campagna. Insomma, i confini sono molto più sfumati di quello che si pensi.”

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