PESCARA – Alle spalle gli incontri con Joe Biden e Justin Trudeau, davanti solo le Regionali in Abruzzo. Domani, martedì 5 marzo, la premier Giorgia Meloni arriverà a Pescara, per appoggiare la riconferma del candidato di Centrodestra Marco Marsilio, in un comizio con Antonio Tajani e Matteo Salvini. A sfidarlo ci penserà Luciano D’Amico, sostenuto dal “campo largo” di Pd, M5S, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra e Democrazia Solidale, Italia Viva con Partito Socialista Italiano e +Europa, Abruzzo Insieme (lista civica).
Importante per Meloni mantenere alta l’attenzione sulle Regionali. Il Centrodestra infatti governa 15 territori italiani, mentre solo 5 sono in mano al Centrosinistra. Quelle in Abruzzo, quindi, potrebbero essere il primo appuntamento verso la corsa alle Europee.
Calenda si sfila dal campo largo
Si respira ottimismo nella Lega di Matteo Salvini per la rielezione di Marsilio, che nel 2019 ha ottenuto il 48% dei voti, diventando così il primo candidato di Fratelli d’Italia eletto a presidente di Regione. Intanto il Centrosinistra spera in un effetto domino dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna. Secondo Giuseppe Conte, leader del M5s, “gli abruzzesi vogliono cambiare pagina”. D’accordo anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. Carlo Calenda, invece, sostiene che il campo largo non esista, sottolineando di correre insieme al resto del Centrosinistra solamente perché “il candidato è bravo”.
Elezioni regionali in Abruzzo: Marsilio versus D’Amico
Romano, classe ‘68, il governatore uscente della Regione Abruzzo Marsilio si ricandida per un secondo mandato, sostenuto dalle liste di Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati e Marsilio Presidente. Tra i punti chiave del suo programma: il miglioramento delle infrastrutture come autostrade e ferrovie, l’insediamento di nuove aziende per rilanciare la ripresa del mercato del lavoro e l’uso di risorse del Pnrr per l’apertura di cantieri ospedalieri.
Contro Marsilio ci sarà un abruzzese doc, sostenuto dal Centrosinistra. Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo ed ex presidente dell’azienda di trasporti Tua. Riduzione liste d’attesa nella Sanità, adeguamento rete autostradale e freno alla disoccupazione giovanile sono invece i punti del suo programma.
Nessun voto disgiunto
Urne aperte domenica 10 marzo dalle 7 alle 23 per le elezioni in Abruzzo. Non è consentito il voto disgiunto, se si vota per un candidato presidente e poi si barra il simbolo di una lista a lui non collegata, la scheda viene annullata.