L’attivista egiziano Alaa Abdel Fattah, figura chiave nella rivolta del 2011 in Egitto e già in custodia cautelare, è stato condannato a 5 anni di carcere da un tribunale del Cairo per “diffusione di informazioni false”. La sentenza, inappellabile, è stata confermata da una fonte giudiziaria che ha voluto mantenere l’anonimato. Ora è attesa l’approvazione finale del presidente egiziano.
Insieme a Fattah, altri due attivisti sono stati condannati a quattro anni di reclusione per le stesse accuse: si tratta di Mohamed al-Baqer, ex avvocato di Abdel Fattah, e il blogger Mohamed Ibrahim, alias Oxygen.
Conosciuto come “l’icona della rivoluzione” del 2011 che ha estromesso dal potere il presidente Hosni Mubarak, Abdel Fattah è in detenzione preventiva da oltre due anni e ha trascorso un totale di sette anni in carcere dal 2013. La condanna riaccende i riflettori sulle violazioni dei diritti umani nel Paese.